Usa, Trump parla alla Nazione dall’ospedale: “Sto meglio, tornerò presto”

Videomessaggio del presidente per rassicurare il Paese circa le sue condizioni di salute: "Spero di rientrare a breve, abbiamo tanto lavoro da fare"

Buone condizioni complessive per Donald Trump, presidente degli Stati Uniti ed ennesimo leader mondiale a fare i conti con il contagio da coronavirus. Il Tycoon, dal Walter Reed Hospital, dov’è ricoverato da venerdì, ha diffuso un videomessaggio, spiegando che anche dalla sua stanza continua a lavorare per il suo Paese. “Sono venuto al Walter Reed perché non mi sentivo tanto bene, ma ora mi sento molto meglio e penso di tornare presto per proseguire la campagna elettorale ma il vero test sarà nei prossimi giorni”. Un messaggio che punta a rassicurare gli americani, dopo che in queste ore si erano susseguite diverse informazioni circa lo stato di salute del presidente. A cercare di contenere i vari rimbalzi mediatici (susseguitisi dopo il caso Hicks) anche il medico della Casa Bianca, Sean Conley: “Siamo cautamente ottimisti – ha detto – ma non è ancora fuori pericolo”.

Il messaggio di Trump

Per quanto possibile, anche all’interno dell’ospedale militare si è cercato di ricreare le sembianze dello Studio ovale. Trump siede alla scrivania, con alle spalle la bandiera americana affiancata dal vessillo con il simbolo del presidente. Una parvenza di normalità in una situazione che normale non è. “Ora sto molto meglio, devo tornare in pista al più presto perché abbiamo del lavoro da fare. Abbiamo fatto grandi cose finora, ma altre sono da fare per rendere l’America di nuovo grande”. E, nel salutare il Paese, l’inquilino della Casa Bianca ha tenuto a ringraziare “gli americani e i leader di tutto il mondo che hanno manifestato la loro solidarietà“.

Campagna stravolta

Il contesto, in attesa del suo ritorno, non è dei migliori per la presidenza, né per il Partito repubblicano. Il coronavirus irrompe in piena campagna elettorale, costringendo lo staff del candidato Gop a rivedere buona parte dei suoi impegni. Saltando i nuovi confronti con Joe Biden e rinviando i vari comizi già programmati. E affidando al suo vice Mike Pence non la gestione del Paese (la Casa Bianca ha già informato che non avverrà il trasferimento di poteri) ma un delicato face-to-face televisivo con Kamala Harris. Ora come ora, l’appuntamento clou della campagna elettorale, previsto per mercoledì.