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Mattarella agli ambasciatori: “Serve una diplomazia che affermi i principi della legalità internazionale”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato il suo discorso in occasione della XVIII Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

L’Occidente e l’Unione europea, più nel dettaglio, sono attaccati nei propri valori e nelle loro istituzioni. L’allarma lo lancia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla XVIII Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia. Il capo dello Stato invita a rispondere al disorientamento provocato dall’instabilità della situazione internazionale con una diplomazia capace di colmare il deficit di fiducia tra gli attori internazionali e continuando a puntare su multilateralismo e organizzazioni internazionali.

Pericolosa disinformazione

Pericolose attività di disinformazione tendono ad accreditare una presunta vulnerabilità delle opinioni pubbliche dei Paesi democratici. Cercano di affermarsi inediti ma opachi centri di potere”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Situazione imprevedibile

“La situazione internazionale imprevedibile – e, per qualche aspetto, sorprendente – provoca disorientamento. L’inquietudine del pessimismo che ne deriva non
deve indurre a ritenere ineluttabile il processo che vede l’ordine geopolitico che avevamo contribuito a costruire mostrare crepe sempre più estese e profonde, con conflitti che
credevamo consegnati per sempre alla storia riacutizzati, lambendo regioni a noi vicine. Così come l’affacciarsi di nuovi focolai di instabilità in aree dove la fragilità politica e
sociale è divenuta ormai strutturale, con l’emergere di paradigmi che vedono prevalere interessi particolari che, sovente, sfidano la legalità internazionale“. Lo ha detto il
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Multilateralismo

“Nel contesto attuale è possibile essere protagonisti puntando su due ambiti, quello multilaterale e quello degli organismi sovranazionali come l’Unione Europea
che possono consentire di raggiungere la massa critica necessaria a evitare di ricadere in ambizioni velleitarie”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Operazione contro l’Occidente

E’ evidente che è in atto un’operazione, diretta contro il campo occidentale, che vorrebbe allontanare le democrazie dai propri valori, separando i destini delle diverse nazioni. Non è possibile distrarsi e non sono consentiti errori“. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

I rischi della tecnologia

“Paradossalmente, l’evoluzione tecnologica degli armamenti e l’uso dell’intelligenza
artificiale espongono a rischi accresciuti. Nei domini più pericolosi, affidare ad algoritmi la decisione sulla vita e la morte segnerebbe un arretramento drammatico della sicurezza collettiva. Penso che sia molto sottile il crinale tra l’illusione del dominio infallibile delle Intelligenze Artificiali e la prevalenza definitiva della stupidità naturale, che purtroppo, come nel noto aforisma, attribuito ad Albert Einstein, può tendere all’infinito”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Soft power

“La diplomazia, per la proiezione esterna dell’Italia, per la sua posizione nell’Europa integrata e nel mondo, e non solo, è decisiva. Lo è perché il nostro Paese ha sempre saputo gestire in modo efficace il soft power di cui è portatore“. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

“Polidiplomazia”

“L’epoca di transizione in cui ci troviamo presenta pericoli che dobbiamo saper tempestivamente riconoscere: a stagliarsi all’orizzonte c’è il rischio di un generale arretramento della civiltà.  La legalità internazionale è un bene comune efficace nel contrastarlo. Nell’epoca delle ‘policrisi’ è indispensabile una ‘poli-diplomazia‘”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

“Desidero anzitutto esprimere l’apprezzamento della Repubblica al nostro Servizio diplomatico, alle donne e agli uomini che, giorno per giorno, assicurano la presenza del nostro Paese in ogni parte del mondo. Alcuni commentatori sostengono che quelli attuali non siano tempi facili e perfino inadatti per la diplomazia e, dunque, per quanti la esercitano per vocazione e professione. Sono in errore. E’ esattamente in tempi difficili che la diplomazia si trova a dispiegare una delle sue caratteristiche più preziose: la ricerca di percorsi per uscirne e di spazi di dialogo. A chi ci si affida, infatti, per tracciare in concreto percorsi di negoziato e alternative possibili, anche nelle condizioni più complesse se non alla funzione diplomatica? Per altro – e forse proprio per questo – nessuno immagina i diplomatici come sorta di meri portaordini nel contesto internazionale, bensì ci si
rivolge a loro come sperimentati professionisti, capaci di elaborare soluzioni e alternative sulla base delle scelte assunte dalle nostre libere istituzioni. Importanti traguardi, conseguiti dalla comunità internazionale a partire dalla seconda metà del secolo scorso, sono il risultato di un impegno di grande efficacia della cooperazione tra gli Stati, agevolato
dalle istituzioni multilaterali, a cominciare dall’ONU, e dalla prassi diplomatica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Ridefinire gli equilibri con la forza

“Permane l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con
l’aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro nella Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e Sicurezza nel continente”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Gaza rischio escalation

“La tragedia di Gaza, con il suo carico di sofferenza civile e il persistente alto rischio di
escalation, continua a esporre il Medio Oriente a nuove lacerazioni: il raggiungimento del cessate-il-fuoco, per quanto fragile, richiede il fermo sostegno di tutta la Comunità internazionale“. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Fenomeni globali

“Ovunque, le conseguenze di fenomeni globali, dal cambiamento climatico alle disuguaglianze economiche, alle crisi energetiche, si sommano al riaffiorare di
radicalismi ed estremismi che rendono, talvolta, difficili le pacifiche convivenze negli stessi Stati e fra gli Stati. Una condizione che viene alimentata da flussi informativi manipolativi che, nell’ambito di conflitti ibridi condotti con vari strumenti ostili, congiungono fronte interno e fronte esterno”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. “Tensioni si vanno accentuando anche in America Latina e nei Caraibi, da ultimo con il riaffacciarsi di una sorta di riedizione della cosiddetta ‘dottrina’ di James Monroe, la cui presidenza si è conclusa esattamente due secoli fa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Frammentazione

La tentazione della frammentazione si insinua nelle relazioni internazionali – e persino nel mondo occidentale – con la ripresa di un metodo di ostilità che misura i rapporti internazionali su uno schema a somma zero: se qualcuno ci guadagna significa che qualcuno ci perde. Esattamente il contrario dello schema adoperato con successo nei decenni di sviluppo della cooperazione internazionale, in cui è stato possibile puntare a progredire e ottenere, tutti insieme, risultati positivi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Aggressione all’Ue

“Appare, a dir poco, singolare che, mentre si affacciano, in ambito internazionale, esperienze dirette a unire Stati e a coordinarne le aspirazioni e le attività, si assista a una disordinata e ingiustificata aggressione nei confronti della Unione Europea, alterando la verità e presentandola anziché come una delle esperienze storiche di successo per la democrazia e i diritti dei popoli, sviluppatasi anche con la condivisione e l’apprezzamento dell’intero Occidente, come una organizzazione oppressiva se non addirittura nemica della libertà”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. “Assistiamo oggi alla pretesa di imporre punizioni contro giudici delle Corti internazionali per le loro funzioni di istruire denunce contro crimini di guerra, a difesa dei diritti umani, in definitiva a difesa dei popoli del mondo: sono pretese di un mondo volto pericolosamente indietro, al peggiore passato. Un mondo che si presenta rovesciato e contraddittorio con condanne alla carcerazione di componenti le Corti internazionali ad opera di un Paese promotore, e con suoi giudici protagonisti, del processo di Norimberga”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

L’impegno della pace

La pace “richiede impegno – impegno quotidiano – da parte degli Stati e, al loro interno, da comunità che alimentino questa prospettiva. La «ricerca della pace nella sicurezza» – come ammoniva un illustre inquilino di questo palazzo, Aldo Moro – ponendone a fondamento non solo i calcoli strategici e gli equilibri di potenza, ma anche l’aspirazione al superamento dei divari economici ed educativi, la cooperazione e l’interdipendenza tra i popoli. Una pace nella sicurezza, una pace nella giustizia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Diplomazia che colmi la fiducia

“Oggi, forse ancor più che nel recente passato, è indispensabile disporre di una diplomazia, competente e ben formata, capace di comprendere e gestire questa complessità, muovendosi con equilibrio. Una diplomazia che sia in grado di sviluppare iniziative che colmino il preoccupante deficit di fiducia reciproca tra gli Stati che si va accumulando in seno alla Comunità internazionale; che sappia rivolgersi a tutti gli attori di una crisi, affermando i principi irrinunciabili della legalità internazionale“. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.

Fonte Ansa

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