La voce degli ultimi

martedì 16 Dicembre 2025
12.9 C
Città del Vaticano
La voce degli ultimi
martedì 16 Dicembre 2025

Una tradizione elvetica che affonda le sue radici nel Vangelo

I Cantori della Stella, un dono comunitario dalle origini antichissime

Logo Interris - Coronavirus, l'allarme della Svizzera:
Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Coronavirus, l'allarme della Svizzera: "Finiti i posti in terapia intensiva"

In Svizzera una tradizione di fede e cultura rende speciale il Natale. “Mi piace rendere felici gli altri; è bello quando bussiamo alle porte e la gente ci vede e comincia a sorridere. Possiamo sostenere i progetti con l’azione dei Cantori e aiutare altri bambini. Questo mi rende felice. Mi piace cantare insieme!”. L’agenzia missionaria vaticana Fides riporta alcuni commenti a “caldo” dei bambini e adolescenti che prendono parte all’azione dei Cantori della Stella. Attività solidale animata dalla direzione delle Pontificie  Opere Missionarie svizzere (Missio Svizzera). Si tratta di una tradizione antichissima che affonda le sue origini nel vangelo di Matteo. Precisamente nel passo in cui si narra che i Re Magi, giunti dall’Oriente ad adorare il Bambino Gesù, si lasciano guidare dalla Stella. Quel passo del Vangelo di Matteo ispira i cosiddetti “drammi natalizi” del XIV secolo, Rappresentati da ragazzi che vanno di casa in casa, vestiti da Re Magi. Con la stella sulle spalle. Cantando brani natalizi. E ricevendo qualche soldo come offerta.Tradizione

Tradizione secolare

Il XVI secolo segnerà lo sviluppo di questa tradizione con i canti natalizi. Accompagnati dalla benedizione offerta in segno di augurio per l’anno a venire. Essa si radicò tantissimo nei Paesi alpini. pur se con la diffusione del protestantesimo venne proibita e nel XIX secolo vietata come forma di accattonaggio in tutto il Nord Europa, furono i primi anni 20 del secolo XX a riportarla in auge. “Oggi si dice che sia l’azione di solidarietà fatta da bambini per i bambini più grande in Europa”, spiega Sonja Lofaro, responsabile dell’Infanzia missionaria di Missio Svizzera. Infatti i bambini che vi partecipano, solitamente tra i 6 ed i 14 anni, non solo si vestono da Re Magi, cantano brani natalizi e portano la benedizione nelle case (Christus Mansionem Benedicat – Che Cristo benedica questa casa). Ma raccolgono anche fondi per opere caritative destinate ad altri coetanei. Si tratta di un’attività che si sviluppa a partire dal mese di novembre fino al 6 gennaio, momento “clou” dell’iniziativa.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario
In Terris
Panoramica privacy

Questo sito web utilizza i cookies per fornire all'utente la miglior esperienza di navigazione possibile. L'informazione dei cookie è memorizzata nel browser dell' utente, svolge funzioni di riconoscimento quando l' utente ritorna nel sito e permette di sapere quali sezioni del sito sono ritenute più interessanti e utili.