Parigi spegne le luci del Natale cristiano

Aleggia in alcuni ambienti in Europa una frenetica volontà di chiudere i conti con il proprio bagaglio culturale cristiano. Era dal 2008 che gli Champs Elysées, a Parigi, venivano illuminati dalle luci dei mercatini di Natale, ma da quest'anno non sarà più così. La sindaca di sinistra Anne Hidalgo, infatti, ha deciso di abolirli, così come ha scelto di non far esporre il presepe nella sede comunale.

Mercatini ritenuti inadeguati

Secondo quanto dichiarato dalla prima cittadina già nel giugno scorso, la volontà sarebbe quella di proporre eventi “più attrattivi e innovativi”, dando al celebre luogo parigino “una dimensione estetica e culturale adeguata”. Simili argomentazioni sono apparse offensive ai cittadini: ma come, gli amati mercatini natalizi che allietano turisti e abitanti locali in tante zone della Francia sarebbero un retaggio inadeguato dal punto di vista estetico e finanche culturale? Solo chi non sa cogliere il fascino del Natale può pensarla così.

Le proteste

La decisione ha provocato immediatamente le proteste dei venditori ambulanti. Lunedì scorso hanno bloccato con i loro furgoni le tre grandi vie per accedere a Parigi, causando gravi disagi al traffico di tutta la città. “Ci sono 240 banchi e 2mila posti di lavoro in gioco”, ha fatto presente Marcel Campion, presidente di un'associazione dei venditori ambulanti parigini. L'uomo, 77 anni, ha promesso che la mobilitazione con blocco del traffico proseguirà fin quando non verrà annullato il provvedimento anti-Natale della sindaca socialista. “Non vogliamo una ricompensa, vogliamo lavorare”, ha aggiunto.

Ad appoggiare gli ambulanti c'è Florian Philippot, ex Front National e ora a capo della formazione politica Patriotes, il quale su Twitter ha scritto che i commercianti dovrebbero ricevere massimo sostegno da tutto il popolo.

Ramadam festa francese?

Fa discutere che la stessa sindaca Hidalgo, proprio colei che snobba le tradizioni cristiane mettendo in soffitta i mercatini natalizi, nel luglio 2015 abbia affermato che il Ramadam è “una festa che fa parte del patrimonio culturale francese”. La vicenda di queste settimane ha avuto eco anche nel Parlamento europeo. “L’asservimento dell’Europa all’Islam è iniziato, ora ne abbiamo la conferma. Anzichè lottare strenuamente per difendere la propria cultura, le proprie tradizioni, a Parigi si assiste a una chiara manifestazione di sottomissione”, afferma Stefano Maullu, di Forza Italia. Che conclude: “Questa deriva va fermata il più presto possibile, perché le nostre radici cristiane devono essere difese in tutti i modi”.