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Comunicazione inclusiva, ad Aosta nasce l’applicazione “1.1.2. Sordi”

Lo strumento garantisce alle persone sorde un accesso immediato ai servizi di emergenza

Pronto soccorso
Foto di Sophia Sideri su Unsplash

Garantire alle persone sorde un accesso immediato e sicuro ai servizi di emergenza: è questo l’obiettivo dell’app “1.1.2. Sordi”, presentata a Pollein dall’assessorato regionale alle politiche sociali. Lo strumento, già attivo a livello nazionale, permette di superare le barriere comunicative attraverso messaggi di testo, geolocalizzazione e comunicazione visiva. L’iniziativa rientra nel progetto “Partecipo! Accedo e comunico” e coinvolge Protezione Civile, Vigili del Fuoco, ENS Valle d’Aosta e la cooperativa C’era l’Acca.

L’iniziativa

Rendere le persone sorde capaci di accedere al servizio di emergenza 112. È l’obiettivo dell’applicazione “1.1.2. Sordi”, presentata nella sala conferenze della Grand Place di Pollein dall’assessorato regionale alle politiche sociali. Consente di contattare in modo diretto, sicuro e tempestivo i numeri di emergenza nazionali. Già operativa su tutto il territorio nazionale, grazie a un protocollo d’intesa tra ENS e Ministero dell’Interno, l’applicazione permette di superare le barriere comunicative, segnalando immediatamente agli operatori di emergenza che la persona che richiede soccorso è sorda, attivando interventi rapidi attraverso messaggi di testo, geolocalizzazione e comunicazione visiva. L’iniziativa di presentazione si inserisce nel progetto regionale “Partecipo! Accedo e comunico” ed è stata organizzata in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco e il Consiglio Regionale ENS Valle d’Aosta e la Cooperativa C’era l’Acca.

Le dichiarazioni

“Tra le varie problematiche che abbiamo cercato di affrontare quest’anno e alle quali abbiamo dato priorità c’è la lontananza tra il mondo della Protezione Civile e in generale dell’emergenza e quello delle persone con specifiche necessità”, sottolinea l’assessore Carlo Marzi. “Con l’esercitazione annuale regionale di Protezione Civile – aggiunge – è stato fatto un primo passo in questo senso: trasformare un’attività episodica in una pratica propria di un sistema capace di gestire e affrontare le specifiche necessità di ogni cittadino. La nostra priorità è porre la persona al centro e occuparci di volta in volta di abbattere la barriera specifica che non consente a quella persona di svolgere una vita come tutti gli altri, partendo in primis dal rapporto con l’amministrazione e con l’emergenza, garantendo il diritto alla sicurezza e all’assistenza per tutti”. Durante il seminario è stata inoltre presentata la piattaforma Comunic@ENS, pensata per facilitare il dialogo tra cittadini sordi e istituzioni mediante videochiamate in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e interpretariato a distanza.

Fonte: Ansa

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