Giorgetti e Delrio a confronto

L'incontro dal titolo 'Le prospettive della democrazia' andato in scena questa mattina al Meeting di Rimini ha visto tra i protagonisti Giancarlo Giorgetti,  sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, e Graziano Delrio, ex ministro delle Infrastrutture e attuale capogruppo del Pd alla Camera. Durante l'evento ha tenuto banco il tema legato alle concessioni autostradali dopo il crollo del ponte Morandi.

Le parole di Giorgetti 

Dopo che il governo Conte ha avviato l'iter per la revoca della concessione alla società Autostrade per l'Italia, responsabile del tratto autostradale coinvolto nella tragedia di Genova, a Giorgetti, importante esponente leghista, è stato chiesto il suo pensiero sulla prospettiva di un'eventuale nazionalizzazione così come paventato da Danilo Toninelli, attuale ministro delle Infrastrutture. Il sottosegretario ha espresso un parere diverso rispetto a quello del suo collega di governo: “Non sono molto persuaso che la gestione dello Stato sia di maggiore efficienza”. 

Convenzione da rivedere

Giorgetti ha, però, espresso la necessità che la “convenzione venga rivista” perchè “i margini di redditività che vedo nei confronti delle convenzioni mi sembrano leggermente spropositati”. L'esponente leghista ha smentito l'ipotesi che l'esecutivo possa dividersi su questa questione: “C'è assoluta uniformità nell'atteggiamento del governo” ha dichiarato senza esitazioni il numero due del partito di Matteo Salvini.

Delrio si difende

Per Graziano Delrio, invece, l'incontro di oggi è stata l'occasione per replicare alle accuse che gli sono state mosse in questi giorni in quanto ex ministro delle Infrastrutture. Il capogruppo del Pd ha voluto difendere l'operato dei governi (Renzi prima, Gentiloni poi) di cui ha fatto parte: “Ognuno di noi – ha detto Delrio – deve capire il limite dell'azione politica: noi abbiamo fatto un piano infrastrutturale da 130 miliardi, abbiamo aumentato dell'80% le manutenzioni, ma non è detto che si raccolga quello che si semina. Questo rimane un Paese fragile.” Il capogruppo del Pd ha poi risposto a chi ha accusato gli ultimi governi di centrosinistra per aver prorogato le concessioni ad Atlantia: “E' una stupidaggine, una bugia – ha detto Delrio – Così come è una bugia che ci siano atti secretati. Un parlamentare richiede accesso agli atti e lo ottiene. Gli atti sono disponibili e lo sono sempre stati. Abbiamo messo tutte le convenzioni sul sito.” 

Contraria alla nazionalizzazione

All'incontro di oggi era presente anche Maria Stella Gelmini, capogruppo Fi alla Camera, che si è detta contraria alla nazionalizzazione. “Di statalismo questo Paese muore – ha detto l'ex ministro dell'Istruzione – chi sbaglia deve pagare, ma la collaborazione pubblico-privato è un valore che non può essere messo in discussione”.