Su cosa deve basarsi la politica europea

Pace
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L’Europa, dal secondo dopoguerra ad oggi, attraverso le sue diverse articolazioni, ha saputo costruire un periodo di pace durato più di ottant’anni. Ciò è stato possibile, anche e soprattutto grazie al Parlamento che, negli ultimi decenni, ha conquistato uno spazio sempre più ampio nell’ordinamento europeo, producendo degli effetti significativi sui comportamenti e sulle dinamiche delle forze politiche europee. Il Presidente della Commissione non può decidere in assoluta autonomia la struttura organizzativa della Commissione, partendo dall’attribuzione dei portafogli e la nomina dei vicepresidenti, senza il consenso del Parlamento. Né i Governi hanno la garanzia che le loro scelte vengano comunque accettate.

Il rapporto tra la Commissione e il Parlamento nell’Unione è una questione europea e non semplicemente una questione di politica interna ai singoli Stati membri. A conferma, il meccanismo della “doppia fiducia”, la responsabilità politica della Commissione nella sua interezza e la responsabilità singola di ogni Commissario di fronte al Parlamento, assume maggiore rilevanza all’interno del circuito decisionale europeo.

Va quindi posta l’attenzione sulla mancanza di un’effettiva legislazione elettorale uniforme per tutti gli Stati membri, e in particolare sulla necessità di prevedere l’elezione di una percentuale dei componenti del Parlamento europeo attraverso liste comuni europee. Queste innovazioni contribuirebbero ad esaltare ancor di più le potenzialità dell’assemblea rappresentativa nel nuovo assetto dell’Unione Europea.

La politica d’Europa, soprattutto in questo momento di grande tensione internazionale, deve dimostrare che non può essere sottomessa alle singole logiche nazionali o alla somma di alcune, ingenerando così un clima di confusione e disordine a livello istituzionale. Nel Parlamento europeo si discute di politica d’Europa. In questa fase di ricerca della pace quindi, l’Unione europea, ha bisogno di un Parlamento che sia espressione di un’autentica politica d’Europa, la quale deve essere realizzata nello spirito dei fondatori De Gasperi, Adenauer e Schumann il cui unico obiettivo, come dovrebbe essere anche oggi, era la pace.