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L’attualità di Alcide De Gasperi

La sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche, la fama di santità e dei segni del Servo di Dio Alcide De Gasperi, presieduta dal cardinale vicario Baldassare Reina, ha evidenziato l’opera di fraternità concreta posta in essere dallo statista trentino il quale, anche e soprattutto oggi, deve continuare a rappresentare un virtuoso esempio di pace per l’umanità intera. Egli è stato una figura centrale nella storia politica e sociale dell’Italia del secondo dopoguerra e nell’edificazione dell’Europa unita. La sua opera si caratterizza per l’impegno nella ricostruzione politica, economica e morale del Paese, nonché per il suo ruolo fondamentale nella creazione delle istituzioni europee moderne.

Nato nel 1881, De Gasperi ha vissuto un periodo storico profondamente segnato dalla fine della Prima Guerra Mondiale, il fascismo e la Seconda Guerra Mondiale. La sua carriera politica ha avuto inizio durante il periodo fascista, ma la sua opposizione al regime lo ha portato all’arresto e al confinamento. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, De Gasperi è divenuto uno degli artefici della rinascita democratica dell’Italia, con il suo ingresso nella vita politica del neonato Stato repubblicano.

In qualità di Presidente del Consiglio dal 1945 al 1953, De Gasperi ha guidato il Paese attraverso il difficile processo di ricostruzione post-bellica. Il suo governo ha dovuto affrontare le sfide della povertà, della devastazione economica e della necessità di stabilire un sistema democratico stabile dopo venti anni di dittatura. Lo stesso è stato determinante nel favorire la stesura della Costituzione della Repubblica Italiana, la quale ha sancito inderogabilmente i principi democratici, la giustizia sociale e i diritti civili. Sul piano internazionale, ha svolto un ruolo cruciale nell’avvicinare l’Italia all’Europa e nel sostegno alla creazione di un’Europa unita. La sua visione di un’Europa integrata, capace di superare i conflitti storici tra le nazioni, lo ha portato a promuovere la partecipazione dell’Italia alla nascita della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) nel 1951 e, successivamente, alla firma dei Trattati di Roma nel 1957, che segnarono la nascita della Comunità Economica Europea (CEE).

De Gasperi ha compreso che solo attraverso una stretta cooperazione tra i Paesi europei sarebbe stato possibile prevenire nuovi conflitti e garantire la pace e la prosperità. La sua leadership ha favorito l’integrazione economica e politica dell’Europa, ponendo le basi per l’attuale Unione Europea. Il suo lascito è ancora vivo, non solo nell’Europa che ha contribuito a costruire, ma anche nell’Italia che ha contribuito a ricostruire, un Paese che, grazie alla sua visione politica e sociale, ha potuto intraprendere il cammino verso la modernità e la democrazia. Alla luce di ciò, la sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla sua vita, assume un valore fondamentale per orientarci verso un futuro di pace, diplomazia e dialogo da cui, nessuno di noi, può esimersi.

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