Unicef, mobilitazione solidale per un mondo a misura di bambino

Ricorrono i 50 anni di attività dell'Unicef Italia: mezzo secolo di impegno per l'infanzia

Perù
Credit: UFFICIO IMAGOECONOMICA

Unicef Italia: mezzo secolo al servizio dei bambini. Commemorando la Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, papa Francesco si è domandato: “Quanti bambini privati del diritto alla vita e all’integrità fisica e mentale, a causa dei conflitti? Quanti bambini costretti a partecipare o assistere ai combattimenti?”. L’Unicef ha appena partecipato alla 81esima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Una presenza che ha ribadito il legame ideale tra il mondo del cinema e l’infanzia. Tutte le sere, al Palabiennale, durante la programmazione dei film per il pubblico, è stato trasmesso un video (di 30 secondo) dedicato ai 50 anni della nascita dell’Unicef. In particolare a Venezia Lido, l’Unicef Italia ha celebrato il 50° anniversario della fondazione nell’ambito della IX Edizione di Women in Cinema Award. Il premio valorizza il talento delle donne all’interno della Mostra del Cinema di Venezia. Ed è dedicato alle bambine e ai bambini in stato di sofferenza, vittime di guerre, povertà, repressione. La giornalista e testimonial del premio Claudia Conte ha consegnato il WiCaper il Sociale 2024 per i 50 anni dell’Unicef Italia alla presidente Carmela Pace. “Per aver promosso con dedizione e tenacia i diritti dei bambini e delle bambine”. E  a Giovanna Mezzogiorno “per il suo impegno a favore dell’Unicef e per il suo cortometraggio ‘Unfitting‘ come regista e sceneggiatrice, che ha al centro della storia il corpo della donna e il bodyshaming”. Dopo la premiazione, spazio anche all’Afghanistan, con focus sui diritti delle bambine e delle ragazze. E’ intervenuto anche Paolo Rozera, direttore generale dell’Unicef Italia.

Unicef
Progetto HERE4U. Foto: Unicef

Unicef Italia

L’Unicef  compie 50 anni di attività a sostegno dei bambini colpiti da povertà, calamità naturali e conflitti in tutto il mondo. Attraverso campagne di informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi in Italia. Attraverso il supporto di migliaia di donatori, in questi 50 anni sono stati trasferiti fondi pari a quasi 1,7 miliardi di euro (importo rivalutato con coefficiente Istat). Per sostenere i programmi dell’Unicef per i bambini più vulnerabili in tutto il mondo. L’Italia fu tra i primi paesi europei a beneficiare degli aiuti a partire dal 1947 quando venne firmato l’accordo tra l’Unicef e il governo italiano. L’organizzazione e la distribuzione degli aiuti in Italia vennero assunti dall’Amministrazione Aiuti Internazionali (A.A.I.) che faceva capo alla Presidenza del Consiglio ed era presieduta dall’avvocato Lodovico Montini. Montini fu una personalità di grande levatura, che svolse un ruolo decisivo in quegli anni per le politiche a sostegno dell’infanzia e per creare una società più moderna superando i limiti della mera assistenza. La storia dell’UNICEF ha inizio l’11 dicembre 1946, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dà vita al Fondo Internazionale di Emergenza delle Nazioni Unite per l’Infanzia, che più tardi diventa semplicemente Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. In origine la sua missione era aiutare i bambini europei stremati dalla guerra, sia nei paesi vinti sia in quelli vincitori, senza alcuna distinzione. Solo nel 1953 l’organizzazione diventa una struttura permanente delle Nazioni Unite, estendendo il suo mandato ai bambini di tutto il mondo.

Unicef
Congo. Foto: UNICEF/UN0635207/Mulala

Scuola

All’Italian Pavilion si è svolta la cerimonia di consegna del Leoncino d’Oro Agiscuola, giunto quest’anno alla sua 36esima edizione e della “Segnalazione cinema for Unicef” (giunta alla 44a edizione). L’evento è stato organizzato dall’Agis Scuola/Associazione generale italiana dello spettacolo e Anec. Per l’Unicef Italia ha preso parte alla manifestazione il portavoce dell’Unicef Italia Andrea Iacomini. I due premi sono stati assegnati da 15 giovani giurati, provenienti da 13 regioni d’Italia, selezionati attraverso il lavoro annuale del “David Giovani“. Per celebrare i 50 anni dell’Unicef Italia le ragazze e i ragazzi hanno indossato magliette create ad hoc negli incontri cui hanno preso parte e in alcuni momenti speciali. Il portavoce Iacomini ha avuto anche un momento di confronto con i giovani giurati. La segnalazione Cinema for Unicef viene attribuita al film che meglio trasmette i valori e gli ideali dell’Unicef, dando voce e volto ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’emergenza- infanzia è globale. Oltre due milioni di bambini nel Bangladesh orientale sono a rischio a causa delle inondazioni che hanno travolto case, scuole e villaggi. In totale, le inondazioni, le peggiori degli ultimi 34 anni nel Bangladesh orientale, hanno colpito 5,6 milioni di persone. I principali fiumi del sud-est stanno straripando a causa delle piogge monsoniche senza precedenti. Sono stati segnalati più di 52 morti. Oltre 500.000 persone stanno cercando riparo dopo che l’innalzamento delle acque dei fiumi ha sommerso case, strade e campi nelle divisioni di Chattogram e Sylhet.

Gaza
Gaza City (@ hosny salah da Pixabay)

Sos bambini

Milioni di bambini e di famiglie sono rimasti senza cibo e senza aiuti di emergenza. Il personale governativo e i volontari stanno conducendo le operazioni di soccorso, anche se l’accesso rimane difficile in alcune aree. Con il perdurare della stagione dei monsoni, saranno colpite altre persone, avverte l’Unicef. “Le devastanti inondazioni che hanno colpito le regioni orientali del Bangladesh ci ricordano tragicamente l’impatto inesorabile degli eventi meteorologici estremi e della crisi climatica sui bambini. Fin troppi bambini hanno perso i loro cari, le loro case, le loro scuole e ora sono completamente indigenti”, ha dichiarato Emma Brigham, vice Rappresentante dell’Unicef in Bangladesh. “L’Unicef è in prima linea per fornire capsule per la purificazione dell’acqua, sali per la reidratazione orale e altre forniture essenziali. Ma sono necessari ulteriori fondi per raggiungere questi bambini. E prevenire un impatto ancora più devastante sul loro futuro”, ha aggiunto. Intanto Il 1° settembre è iniziata nella Striscia di Gaza una campagna di vaccinazione antipolio in due fasi. Durante ogni ciclo della campagna il ministero della Salute palestinese (MOH) collabora con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) e i partner. Vengono fornite due gocce del nuovo vaccino orale antipolio di tipo 2 (nOPV2) a più di 640.000 bambini sotto i dieci anni di età. 1,26 milioni di dosi di vaccini e 500 contenitori per il trasporto dei vaccini sono stati consegnati a Gaza. Altre 400.000 dosi di vaccino sono state inviate a Gaza in aggiunta. Oltre 2.180 operatori sanitari e per la sensibilizzazione delle comunità sono stati formati per fornire le vaccinazioni e informare le comunità sulla campagna. Per fermare l’epidemia e prevenire la diffusione della polio a livello internazionale è necessario raggiungere almeno il 90% di copertura vaccinale durante ogni ciclo della campagna. La copertura vaccinale sarà monitorata per tutta la durata della campagna. Ed è stato deciso di prolungare la vaccinazione laddove necessario.