Durante l’udienza di oggi, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza dello Spirito Santo nel mantenere l’universalità e l’unità della Chiesa. Nella catechesi, ha spiegato come lo Spirito spinga la Chiesa verso l’esterno per accogliere nuove persone e, allo stesso tempo, la raccolga internamente per consolidare l’unità. Ha evidenziato che l’unità non è sempre ottenuta in modo immediato, ma attraverso un processo “sinodale”, rispettoso dei tempi e delle divergenze umane. Citando Sant’Agostino, il Papa ha paragonato lo Spirito Santo all’anima del corpo della Chiesa. Inoltre, ha ricordato che l’unità non si realizza solo in teoria ma nella vita quotidiana, e ha invitato a mettere Dio al centro per costruire l’unità tra i cristiani.
Papa Francesco, udienza: “Universale e una, questo è il mistero della Chiesa”
“Lo Spirito Santo è colui che assicura l’universalità e l’unità della Chiesa”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, e dedicata allo Spirito Santo e la Chiesa a partire dagli Atti degli Apostoli, in cui viene messa in risalto “la missione universale della Chiesa, come segno di una nuova unità tra tutti i popoli”. In due modi vediamo che lo Spirito lavora per l’unità”, ha spiegato Francesco: ”Da un lato, spinge la Chiesa verso l’esterno, perché possa accogliere un numero sempre maggiore di persone e di popoli; dall’altro lato, la raccoglie al suo interno per consolidare l’unità raggiunta. Le insegna a estendersi in universalità e a raccogliersi in unità”. “Universale e una, questo è il mistero della Chiesa”, ha aggiunto a braccio.
“Lo Spirito Santo opera in maniera sinodale”
“Lo Spirito Santo non opera sempre l’unità in maniera repentina, con interventi miracolosi e risolutivi, come a Pentecoste. Lo fa anche – e nella maggioranza dei casi – con un lavorio discreto, rispettoso dei tempi e delle divergenze umane, passando attraverso persone e istituzioni, preghiera e confronto”. Lo ha spiegato il Papa nell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata allo Spirito Santo e la Chiesa a partire dagli Atti degli Apostoli. “In maniera, diremmo oggi, sinodale”, ha precisato Francesco citando il Concilio di Gerusalemme, in cui “il problema è far sì che l’unità raggiunta non comprometta l’unità della Chiesa”. “Sant’Agostino spiega l’unità operata dallo Spirito Santo con una immagine, divenuta classica”, la citazione del Papa: “Ciò che è l’anima per il corpo umano, lo Spirito Santo lo è per il corpo di Cristo che è la Chiesa”. “Lo Spirito Santo non opera l’unità della Chiesa dall’esterno; non si limita a comandare di essere uniti”, ha commentato Francesco: “È lui stesso il vincolo di unità. È lui che fa l’unità della Chiesa”.
“L’unità della Chiesa non si realizza a tavolino, ma nella vita”
“L’unità della Chiesa è l’unità tra persone e non si realizza a tavolino, ma nella vita”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata allo Spirito Santo e la Chiesa a partire dagli Atti degli Apostoli. “Tutti vogliamo l’unità, tutti la desideriamo dal profondo del cuore”, ha proseguito Francesco: “Eppure essa è tanto difficile da ottenere che, anche all’interno del matrimonio e della famiglia, l’unione e la concordia sono tra le cose più difficili da raggiungere e più ancora da mantenere”. “Il motivo di questa difficile unità fra noi è che ognuno vuole, sì, che si faccia l’unità, ma intorno al proprio punto di vista, senza pensare che l’altro che gli sta davanti pensa esattamente la stessa cosa circa il suo punto di vista”, l’analisi del Papa: “Per questa via, l’unità non fa che allontanarsi. L’unità di Pentecoste, secondo lo Spirito, si realizza quando ci si sforza di mettere al centro Dio, non sé stessi. Anche l’unità dei cristiani si costruisce così: non aspettando che gli altri ci raggiungano là dove noi siamo, ma muovendoci insieme verso Cristo. Chiediamo allo Spirito Santo che ci aiuti ad essere strumenti di unità e di pace”.
Fonte: AgenSIR