Dopo gli scontri di ieri a Roma tra le forze dellāordine e gli operai dellāAst di Terni il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha riferito al Senato su quanto accaduto: “Esprimo personale solidarietĆ ai lavoratori dell’Ast e della polizia feriti ieri – ha detto esordito Alfano – Serve un senso di responsabilitĆ di tutti per evitare una scintilla che rischierebbe di innescare pericolose derive”. Il ministro ha sottolineato di provare “amarezza” per il fatto che “una questione centrale come il lavoro stia diventando scenario di contrapposizione tra lavoratori”.
“Dall’insediamento di questo Governo si sono svolte 5.934 manifestazioni di rilievo e la stragrande maggioranza ha avuto un corso assolutamente tranquillo. Circa la metĆ (2.350) hanno avuto alla base problematiche sindacali e occupazionali. Se il Governo avesse voluto dare alla polizia linee di estrema durezza sui manifestanti avrebbe avuto migliaia di occasioni per farlo. Non l’ha mai fatto. Anzi, l’input dato ĆØ l’esatto opposto”. Poi continua: “Vogliamo istituire un tavolo permanente di confronto al Viminale con i sindacati per gestire al meglio le manifestazioni”.Ā “E’ lontana anni luce da noi l’idea di manganellare gli operai, cosƬ come penso sia lontana dagli operai la volontĆ di scaricare tensioni occupazionali sulla polizia”, ha spiegato Alfano. “Ci attendono settimane complesse e difficili”. “Siamo di fronte a diverse crisi industriali, a cui il governo sta cercando di far fronte”. Il titolare del Viminale ha poi affermato che l’intervento del segretario della Fiom Landini “ha contribuito a riportare la calma tra i manifestanti”.
“Ciascuna politica – ha aggiunto il ministro Alfano – faccia uno sforzo di coesione, evitando di cavalcare il disagio occupazionale, strategia che puĆ² dare frutti immediati, ma sarebbero frutti avvelenati”. “I fatti di ieri sono stati oggetto di referto all’autoritĆ giudiziaria, nel quale nessun manifestante ĆØ stato denunciato”, ha spiegato Alfano nell’informativa al Senato ribadendo “ĆØ pieno diritto” dei lavoratori “manifestare, anche in modo aspro”, ma sempre nei limiti della legalitĆ . “Il diritto a manifestare ĆØ sacro”: ma la “libertĆ di chi manifesta non deve comprime e ledere la libertĆ degli altri cittadini” e “l’incolumitĆ fisica degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine che ogni giorno corrono dei rischi”. Alfano ha ribadito che “nessuno immagina che nel pieno di vertenze difficili” i lavoratori attendano gli esiti senza scendere in piazza, “anche in modo aspro”.