āAlcune questioni di carattere europeo ed internazionale, con particolare riferimento ai conflitti in corso, alla questione migratoria e alla necessitĆ di fornire assistenza ai profughi e rifugiati, come pure alla situazione delle minoranze religiose perseguitateā. Sono queste le tematiche affrontate da Papa Francesco e il primo ministro del granducato del Lussemburgo, Xavier Bettel, nel corso di un colloquio privato avvenuto nel Palazzo Apostolico Vaticano e durato circa venti minuti. Lāudienza al premier Bettel, che in questo semestre ha la presidenza del Consiglio Europeo, ĆØ avvenuta alla presenza di un interprete. Durante i cordiali colloqui ā ha informato una nota della Sala Stampa vaticana ā si ĆØ ribadita la volontĆ di āconsolidare le buone relazioni esistenti fra la Santa Sede ed il Granducato di Lussemburgo e di affrontare temi di comune interesse, con speciale attenzione ai rapporti tra la Chiesa e lo Stato, sottolineando la rilevanza della libertĆ religiosa e dei valori spirituali per la coesione socialeā.
Al momento delle foto e dello scambio dei doni, il primo ministro ha donato al Pontefice un quadro dipinto da una ragazza disabile e un libretto in spagnolo scritto da un religioso lussemburghese e intitolato āCome il Papa puĆ² curare i malati della curiaā. āSense of humourā, ha commentato il Santo Padre osservando la copertina. Il vescovo di Roma ha ricambiato i doni offrendo una medaglia della pace e una copia della enciclica āLaudato sƬā, spiegando che si tratta di āun libro della paceā¦ chiedo a tutti di lavorare per la pace e cerco di lavorare per la pace, nel testo parlo di evangelizzazione e di tematiche socialiā. Xavier Bettel successivamente ha incontrato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.