Si avvicina il giorno in cui celebriamo la Nascita di Gesù e In Terris desidera rivolgervi i più cari e sinceri auguri per un Santo Natale. Nella speranza che In Terris continui ad essere un punto di riferimento e possa crescere anche grazie al vostro sostegno. L’anno che sta per concludersi è stato ricco di riconoscimenti e di traguardi per la nostra testata digitale, che è entrata nel suo secondo decennio di attività.

Il carattere distintivo di opera sociale si è ulteriormente rafforzato attraverso l’informazione costante svolta sul tema della disabilità, accanto ai tradizionali ambiti religiosi, sociali e di pubblica utilità, che ci hanno portato in questi dieci anni a dare voce a chi non ha voce, secondo il carisma di don Oreste Benzi, fondatore della comunità alla quale appartengo, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Ciò ha valso l’apprezzamento e il radicamento della testata, alla quale viene trasversalmente attribuita imparzialità e autorevolezza a ogni livello istituzionale e civile.
Giovani giornalisti, anche con disabilità e fragilità, affiancati da firme prestigiose del panorama nazionale, garantiscono 24 ore su 24 una comunicazione incentrata sui valori e sull’identità culturale cattolica, il terzo settore e lo scenario internazionale, le sfide socio-economiche, le frontiere della salute, il fondamentale contesto dell’educazione e della formazione professionale.
La nostra peculiarità di dare notizia di tutto ciò che spesso non trova spazio nei media tradizionali è un tratto riconoscibile e sempre più identitario, che conquista nuove aree di interesse e di attenzione nell’informazione non solo in Italia. Un gravoso impegno, anche economico, sostenuto solamente dalla Provvidenza, al quale facciamo fronte esclusivamente grazie al sostegno e alla sensibilità dei lettori e dei supporter, che ci consentono di proseguire un percorso così difficile ma necessario alla crescita civile e alla funzione edificante dell’informazione.
Purtroppo, se non avremo l’aiuto straordinario del nostro unico editore, e cioè voi che siete i nostri lettori, l’anno che sta iniziando sarà, a malincuore, anche quello conclusivo della nostra missione giornalistica e sociale. Un esito totalmente contrario alle nostre intenzioni e che vorremmo con tutto il cuore scongiurare attraverso un ricorso alla coscienza e alla solidarietà individuale e collettiva di quanti ci seguono fedelmente da tanti anni.
Per questo rivolgo un accorato e speciale appello affinché venga consentito alla nostra testata di proseguire la propria vocazione a beneficio dei più deboli e di quella parte della società italiana che ha bisogno di trovare una fonte limpida in un mare sempre più indefinito e minaccioso, come è oggi la realtà mediatica globalizzata. Vi rivolgo, a nome di tutta la redazione, i più cari auguri di Buon Natale e la Pace di Cristo nei cuori e nei nostri ambienti di vita.
Sante Festività a tutti. Vi benedico.
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