Jole Santelli, il giorno dell’addio: anche Conte e Casellati a Cosenza

Le esequie si sono svolte in forma privata nella chiesa di San Nicola, alla presenza delle Istituzioni. Mons. Nolé: "Dare speranza al futuro: questo il miglior modo per onorare Jole"

E’ il giorno del lutto a Cosenza, dove la Calabria ha dato l’ultimo saluto a Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, deceduta improvvisamente nella giornata di ieri. Un addio sentito da parte dei cittadini calabresi, che avevano accordato all’esponente di Forza Italia la loro fiducia per guidare il territorio. Un funerale svolto nel rispetto delle norme anti-Covid, partecipato dai familiari della presidente e dai rappresentanti delle Istituzioni. A Cosenza è giunta il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, assieme al premier Giuseppe Conte, al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e al vicepresidente della Camera, Ettore Rosato. Presente anche lo stato maggiore del suo partito, Forza Italia. Il feretro è stato portato a spalla dagli assessori regionali, tutti presenti per l’addio commosso alla presidente Santelli.

Santelli, il ricordo delle Istituzioni

“Una donna schietta”, l’ha definita il presidente del Consiglio. “Autentica, innamorata della Calabria e che ha sempre collaborato con il Governo con la massima lealtà. Appena venne eletta presidente della regione – ha ricordato il premier Conte – mi dichiarò subito la volontà di voler collaborare con il governo, con massima lealtà nell’interesse dei suoi conterranei. E così ha fatto”. Commosso anche il ricordo del titolare del Viminale, Lamorgese: “Una persona eccezionale che ha lavorato per questa terra con tutta la passione e la determinazione”. La presidente del Senato, Casellati, ricorda una delle ultime conversazioni intrattenute con Jole Santelli: “Le ho chiesto se avesse paura del Covid mi ha detto di no perché era abituata a lottare tutti i giorni con la sua malattia”.

L’omelia

A presiedere l’omelia, l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Francescantonio Nolé. “Jole ha fatto un miracolo, ha radunato qui tanti rappresentanti istituzionali. Grazie, e che sia un incoraggiamento affinché la vostra presenza sia di speranza e di sostegno, che ci sia speranza, conforto, vicinanza. Ne abbiamo bisogno“. Il presule ha poi ricordato che “mancano gli educatori alla legalità e forse anche noi dobbiamo fare mea culpa. Dobbiamo impegnarci tutti affinché questo stato di diritto possa far esprimere le tante belle potenzialità della Calabria. Dobbiamo farlo per dare speranza al futuro. E questo il miglior modo di onorare Jole”. Un lungo applauso ha accolto il feretro all’uscita della chiesa. Dove le persone si sono recate, nonostante le restrizioni, per omaggiare la loro presidente.