Digitalizzazione, per il 75% degli italiani è un’opportunità

La Fondazione Italia Digitale ha presentato oggi un report sulle nuove tecnologie e il loro utilizzo da parte degli italiani. Il bilancio è positivo.

Nell’ambito dell’indagine presentata oggi a cura della Fondazione Italia Digitale – in materia appunto dei servizi digitali – è emerso che la digitalizzazione è percepita come un’opportunità dal 75% degli italiani che esprimono fiducia nei confronti di questa tecnologia e anche per quanto riguarda il rapporto con l’informazione che deriva dai canali social e da internet.

I dati emersi

Rispetto a questo, tra i canali più utilizzati per il contatto con la pubblica amministrazione, con il 60% delle preferenze, ci sono le app e i siti web, seguiti con il 25% dai social network e dagli sportelli fisici. In particolare, i primi continuano la loro ascesa tra le modalità preferite di contatto con i servizi pubblici.

In seguito, secondo questa ricerca, tra i servizi digitali più utilizzati ci sono – con il 75% delle preferenze -l’acquisto online i pagamenti digitali, seguiti dai servizi della pubblica amministrazione con il 56% delle preferenze. In merito a questo I dati dicono che il 55% del campione analizzato attivato la propria identità digitale mentre il 24%, possiede sia lo Spid che una carta d’identità elettronica.

Le dichiarazioni di Francesco Di Costanzo (Fondazione Italia Digitale)

Infine, è emerso che – per il 48% degli italiani – la digitalizzazione e lo smart working vengono visti come un’opportunità per rendere l’organizzazione del lavoro più flessibile e moderna e come mezzo per favorire l’integrazione delle categorie più fragili. A tal proposito, il presidente della Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo, in occasione della presentazione di questa nuova realtà, ha dichiarato che: “E’ arrivato il momento di rendere popolare il digitale nel nostro Paese. La pandemia acceso un riflettore enorme, è cresciuta la consapevolezza di cittadini, istituzioni, imprese, ora serve un salto di qualità per rendere strutturale il cambiamento”.