Zelensky: “Stiamo finendo le munizioni, i partner lo sanno”

Il presidente dell'Ucraina lancia un nuovo velato appello ai Paesi occidentali: "La difesa aerea del Paese si sta esaurendo"

Volodymyr Zelensky
Kiev (Ucraina) Foto Ufficio Stampa Presidenza Consiglio Ministri/Image nella foto: Volodymyr Zelensk

Nuovo velato appello, da parte del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ai partner occidentali. Secondo il leader ucraino, infatti, la difesa del Paese starebbe esaurendo le munizioni, in particolare i missili a scopo difensivo, il tutto nella presunta consapevolezza da parte dei Paesi occidentali che, fin qui, hanno sostenuto l’Ucraina. “Se i russi continueranno ad attaccare così, esauriremo presto i missili”.

Ucraina in difficoltà

I soldati ucraini “vengono attaccati in modo massiccio e direi anche di routine da bombe aeree guidate (russe, ndr) che spazzano via le nostre posizioni”: lo ha detto al Financial Times il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Secondo funzionari della difesa di Kiev, dall’inizio dell’anno le forze russe hanno lanciato contro il Paese circa 3.500 bombe aeree guidate, con un aumento di 16 volte rispetto all’intero 2023. Solo nella terza settimana di marzo, la Russia “ha lanciato oltre 700 bombe aeree guidate”, ha precisato di recente il presidente Volodymyr Zelensky.

“Le bombe aeree guidate russe sono molto semplici in sostanza, quindi non è possibile bloccarle, non ci si può nascondere da loro, l’unico modo per proteggersi è abbattere il bombardiere che le trasporta”, ha detto Kuleba, sottolineando che per raggiungere questo obiettivo, l’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea significativamente più moderni.

Zelensky: “Stiamo finendo i missili”

“La difesa aerea si sta esaurendo, se i russi continuano a colpire l’Ucraina ogni giorno come hanno fatto nell’ultimo mese, potremmo rimanere senza missili, e i nostri partner lo sanno”, ha detto ieri sera alla tv nazionale Zelensky, lanciando il più drammatico avvertimento dopo settimane di incessanti attacchi dell’esercito del Cremlino. Il presidente ucraino ha aggiunto che è necessario mobilitare 300 mila persone entro il primo giugno, ma non è sicuro che si riuscirà a farlo. “Il presidente Erdogan vuole mediare, ma la Turchia da sola non basta come mediatore”, ha aggiunto.

Fonte: Ansa