Milano, è notte fonda

L’Inter cede al novantesio al Real. Milan battuto in rimonta a Liverpool dopo essere stato avanti 2-1 all’intervallo

foto Daniele Buffa/Image Sport

Notte di stelle, notte di campioni. A San Siro il debutto dell’Inter di Inzaghi contro il Real di Ancelotti finisce con una beffa a poco dal rientro negli spogliatoi. Decide Rodrygo che beffa l’Inter e fa volare il Real. Severo il finale per gli uomini di Inzaghi che hanno tenuto il campo con sufficiente disinvoltura in un match che ha riservato qualche emozione, ma con il pari che sembrava il risultato più giusto. Fino allo scadere, quando Rodrygo, su giocata pazzesca di Camavinga, ha battuto Handanovic e messo il Madrid sulla corsia preferenziale verso la fase ad eliminazione diretta. Nell’altra partita del gruppo D, vittoria a sorpresa del Tiraspol che si è imposto per 2-0 sullo Shaktar di Roberto De Zerbi.

Le scelte

Inzaghi presenta l’Inter migliore, con Handanovic tra i pali, Skriniar, De Vrij e il rientrante Bastoni in difesa. Darmian e Perisic sugli esterni, in mezzo il terzetto composto da Barella, Brozovic e Calhanoglu. Prima linea affidata a Dzeko, preferito a Correa e Lautaro Martinez. Tanti problemi per Carlo Ancelotti, costretto a fare a meno di cinque pedine (Bale, Ceballos, Marcelo, Kroos e Mendy), ma ritrova Alaba, che parte centrale accanto a Militao, con Carvajal e Nacho esterni. Valverde, Casemiro e  Modric nei tre di centrocampo, mentre davanti, accanto a Benzema ci sono Vinicius e Lucas Vasquez preferito ad Hazard. Cortois tra i pali.

Inter due volte vicina al vantaggio

Dietro i nerazzurri sono irreprensibili nella politica del marcamento anche se contro i fantasisti del Real qualcosa si rischia sempre. Skriniar giganteggia. Possesso e verticalizzazioni per i nerazzurri, con Barella che spinge con decisione a supporto di Dzeko, buoni movimenti per il bosniaco, e Lautaro. Ritmi inizialmente bassi, qualche brivido su due uscite blande, poi l’Inter prende a spingere, con Brozovic che illumina la manovra nerazzurra. Real pragmatico, ma sempre pericoloso in ripartenza. Benzema ha la palla buona, ma incredibilmente sbaglia la conclusione da posizione favorevole. L’Inter riparte dal basso prendendo più di un rischio, ma davanti si muove bene. Ci prova Lautaro, fuori, poi Brozovic, senza fortuna con palla che fa la barba al montante alla destra di Courtois. Poi doppia occasione per Dzeko al tramonto della prima frazione, il portiere belga del Real chiude mettendoci il piedone.

Rodrygo la decide nel finale

Casemiro e Modric provano ad avanzare il baricentro del Real, Inter attenta a non offrire il destro per le ripartenze blancos. Con calma il Real costruisce dal basso, possesso continuo a snervare i nerazzurri in attesa dell’imbucata. Girandola di cambi di Inzaghi che inserisce Correa per Lautaro, Dumfries per Darmian e Di Marco per Perisic. Fuori Vazquez, dietro Rodrygo nel Madrid. Vinicius fa tutto bene poi viene fermato a due metri dalla porta. Real in controllo, Inzaghi inserisce Vidal per Calhanoglu per dare più concretezza al  reparto centrale. Ariosa invece la manovra dei madridisti che cambiano gioco in continuazione, tengono palla con Benzema che spaventa Handanovic a dieci dalla fine. Meglio il centrocampo del Madrid, con Ancelotti che nel finale richiama Modric che ha speso molto per inserire Camavinga. Giovane d’anni ma prospetto interessantissimo pagato a peso d’oro da Florentino Perez. De Vrji salva su Vinicius con il Real che insiste. Dentro anche Vecino per Barella. Il veleno sta sempre nella coda e quando il match sembra avviato verso la chiusura a reti inviolate, ecco il guizzo dei campioni. Deliziosa palla di Camavinga, palla a Rodrygo, girata al volo di sinistro, pallone nell’angolino. San Siro gelato. Vince il Real, che ci ha creduto fino alla fine. Mastica amaro Inzaghi.

Il Milan s’illude, il Liverpool lo punisce

Emozioni e gol ad Anfield. Il Liverpool parte a testa bassa e schiaccia il Milan nella propria metà campo. Autorete di Tomori per il vantaggio rosso, poi Momo Salah si fa ipnotizzare da Maignan e spreca il rigore del possibile 2-0 concesso per un mani in area di Bennacer. Il Liverpool domina e il Milan fatica ad uscire, stretto nella morsa offensiva della formazione di Klopp. Quaranta minuti di autentica sofferenza, ma i rossoneri stringono i denti e tengono. Il Liverpool rallenta e in due minuti il Milan la ribalta. Prima Rebic fa secco Alisson sotto misura poi Brahim Diaz mette la freccia firmando il vantaggio dopo una percussione di Theo Hernandez. Incredibile ad Anfield. Il Liverpool si ripresenta aggressivo a inizio ripresa e la riprende poco dopo il calcio d’avvio, grazie a Salah che si fa dimenticare dell’errore dal dischetto. Stavolta davanti al portiere rossonero non sbaglia: 2-2. Il Liverpool continua a spingere con decisione e chiude il Milan che soffre. Il neo entrato Florenzi, allontana il pallone centralmente al limite dell’area dopo un angolo inglese. Henderson calcia di prima intenzione e fulmina Maignan. Ribaltata di nuovo: 3-2 Liverpool. Più nulla fino alla fine. Vince il Liverpool, con il Milan che ha retto, illudendosi un po’ troppo dopo l’intervallo. Nell’altra partita del gruppo B, pari tra Atletico e Porto dopo otto minuti di recupero (0-0).

Il City c’è, Psg flop

Nelle altre partite della notte Champions, il Manchester City gioca a tennis con il Lipsia battuto 6-3. Nello stesso gruppo clamoroso pari esterno del Psg che si ferma (1-1) sul campo del Bruges. L’Ajax ne fa cinque in trasferta in casa dello Sporting Lisbona, mentre il Borussia vince in Turchia in casa del Besiktas per 2-1.