Ucraina, continuano i bombardamenti russi a Nikopol

Le autorità di Kiev respingono la proposta di cessate il fuoco temporaneo per il Natale ortodosso

Ucraina

Nella notte sono continuati i bombardamenti russi vicino alla città di Nikopol. Le autorità ucraine hanno respinto la proposta di cessate il fuoco temporanea avanzata dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.

I bombardamenti russi

Questa mattina, il governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk, ubicato fra quelli di Zaporizhzhia a sud e di Kharkiv a nord, Valentyn Reznichenko, citato dal Kyiv Independent, ha fatto sapere che, le forze armate russe hanno continuato a bombardare per tutta la notte con l’artiglieria pesante le comunità di Marhanetska e di Chervonohryhorivka, nei pressi di Nikopol.

La risposta ucraina

In riguardo alla proposta di cessate il fuoco avanzata dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, Kiev ha opposto un secco no e, in particolare, il consigliere presidenziale Mikhaylo Podolyak, attraverso il suo account Twitter, ha sottolineato che, per prima cosa “l’Ucraina non attacca un territorio straniero e non uccide i civili come fa la Federazione russa” e successivamente ha rimarcato che “la Federazione russa deve lasciare i territori occupati, solo allora avrà una tregua temporanea.”

I siti culturali danneggiati

In particolare, secondo i dati diffusi dal ministero della Cultura ucraino, dall’inizio dell’invasione ad oggi, sono stati danneggiati 1.189 siti culturali in Ucraina dal 24 febbraio, giorno dell’invasione ad oggi, mentre un sito su tre, vale a dire 446, è in rovina. Nel dettaglio, il maggior numero di siti distrutti o danneggiati è stato registrato negli oblast di Donetsk, Kiev, Kharkiv, Lugansk, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Sumy e Kherson. Il numero reale di siti culturali danneggiati a causa della guerra della Russia dovrebbe essere però più alto, poiché il conteggio attuale non include i territori occupati dai russi o dove sono in corso le ostilità, ha aggiunto il ministero. Inoltre, l’Unesco ha verificato danni a 231 siti al 23 dicembre, inclusi 102 siti religiosi, 18 musei, 81 edifici di importanza storica e/o artistica, 19 monumenti e 11 biblioteche.

Fonte: Ansa