Boric o Kast: il Cile si prepara ad eleggere il suo presidente

In Cile, urne aperte dalle 8 alle 18 per il ballottaggio per l'elezione del presidente: una scelta che importante per il futuro del Paese

Un voto importante quello che si terrà domani in Cile. Quindici milioni di elettori sono chiamati alle urne per scegliere il successore di Sebastián Piñera per il prossimo quadriennio. Dovranno scegliere fra due volti relativamente nuovi nel panorama politico del Paese sudamericano.

I candidati

Gabriel Boric, 35enne deputato del Frente Amplio alleato del Partito Comunista, spinge per le riforme che tendono a maggiori diritti sociali e spesa fiscale dopo le rivolte dell’ottobre 2019. José Antonio Kast, 55enne avvocato ultraconservatore dell’estrema destra del Partito repubblicano, impegnato a riportare l’ordine e la stabilità perdute in questi due anni. Entrambi sono emersi inaspettatamente in ciascuno dei loro settori e meno di un anno fa nessuno immaginava che la successione di Sebastián Piñera si sarebbe giocata tra di loro.

I sondaggi ufficiosi

Nelle ultime ore sono stati diffusi dei sondaggi ufficiosi (quelli ufficiali sono vietati dalla legge elettorale) e indicano che la corsa per la successione di Piñera si potrebbe risolvere con un testa a testa che potrebbe sfociare in tensioni fra i militanti delle due coalizioni. I seggi del Paese resteranno aperti dalle 8 – quando in Italia saranno le 12 – alle 18 o fino a quando l’ultima persona in fila non avrà infilato la sua scheda nell’urna elettorale. Quanti parteciperanno al voto non è prevedibile: in Cile sono molto alti i tassi di astensione. Al primo turno solo il 47% dei convocati si è presentato alle urne.