Iss: Rt aumenta a 0.85; scende numero delle Regioni a “rischio moderato”

Tre Regioni (Marche, Molise e Valle d'Aosta) risultano classificate a rischio moderato, una in meno rispetto alle 4 della scorsa settimana

Nel periodo 22 settembre – 5 ottobre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,85 (range 0,82 – 0,87), al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente quando segnava 0,83.

Diminuisce ancora l’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi di Covid: 29 per 100.000 abitanti (4/10/2021 – 10/10/2021) rispetto ai 34 per 100.000 abitanti dello scorso monitoraggio. I dati sono contenuti nella bozza di monitoraggio dell’iss-Ministero della Salute all’esame della cabina di Regia.

Iss: scendono da 4 a 3 le Regioni a rischio moderato

Tre Regioni (Marche, Molise e Valle d’Aosta) risultano questa settimana classificate a rischio moderato, rispetto alle 4 della scorsa settimana (Basilicata, PA Trento, PA Bolzano e Valle d’Aosta).

Le restanti 18 Regioni e Province autonome risultano classificate a rischio basso. Due Regioni/PPAA, inoltre, riportano un’allerta di resilienza legata ai servizi sanitari territoriali (PA Bolzano e Sardegna).

Ancora in lieve diminuzione occupazione ospedali

Scende ancora questa settimana il tasso di occupazione in terapia intensiva: è infatti pari al 4,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 12/10/2021), rispetto al 4,8% della scorsa settimana, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 433 a 370. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce invece al 4,6% (la scorsa settimana era al 5,1%). Il numero di persone ricoverate in queste aree è in calo da 2.968 a 2.665.

Calano i casi non associati a catene di trasmissione, ma la variante Delta resta dominante

E’ in diminuzione il numero di nuovi casi di Covid-19 non associati a catene di trasmissione (4.551 contro i 5.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è invece in lieve aumento (34% contro il 33% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%).

Dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, riportata da Ansa, emerge che la variante Delta rappresenti la quasi totalità dei casi in Italia. Questa variante, si sottolinea, è anche dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità.

Pertanto, si raccomanda una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, come strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti. Si sottolinea inoltre la necessità di realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, di mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.