Recovery, le vere carte da giocare per la ripresa economica

Recovery

Il Balletto sulle ripetute rivisitazioni del Recovery Plan sta sfiorando il ridicolo e mi ricorda quel Commerciante che al Mercato aggiusta il pacco aggiungendo diversi elementi per fare buon peso e poi fa lo sconto pur di vendere. Degasperi e i suoi Ministri si staranno girando nella tomba.

Con meno soldi ma impiegati bene, ogni dollaro ricevuto ne arrivò a produrre 6, il Paese in dieci anni grazie ai soldi del Piano Marshall, alle riforme, al Piano Casa di Fanfani, alle Autostrade, ai Trafori autostradali alpini, al fisco comprensivo di Vanoni e ai bassi salari l’Italia, uscita sconfitta e distrutta dalla seconda Guerra Mondiale, era prima per crescita in Europa e ebbe il Boom Economico. Oggi avremmo bisogno dopo vent’anni di stagnazione e di tanta povertà di fare meglio di Degasperi. Temo che invece non sarà così e la responsabilità sarà di tutti coloro che han voluto tenere lì l’attuale Governo.

Oggi il Recovery Plan italiano, invece di scegliere gli impieghi col maggiore coefficiente moltiplicativo, allarga le sue maglie pur di evitare la crisi di governo. Le infrastrutture come la TAV, il Terzo Valico, il Brennero e la Nuova Diga foranea al porto di Genova hanno il maggiore moltiplicatore perché aumentano la crescita della economia e del lavoro.

Manifattura 4.0, Digitalizzazione e Centro della Intelligenza artificiale accelereranno la innovazione del nostro sistema produttivo e ci consentiranno di aumentare le vendite sui mercati internazionali perché, lo ricordo a tutti, se negli ultimi dieci anni l’Italia non è andata sotto lo deve solo all’aumento delle esportazioni.

La crescita delle vendite delle nostre eccellenze produttive, meccaniche, moda ed enogastronomia saranno insieme al turismo internazionale la carta per aumentare la crescita della economia e del lavoro e per diminuire il peso del Debito Pubblico. Le riforme a costo zero della burocrazia come lo sportello unico dei controlli alle merci importate e a quelle esportate ci rendono più competitivi e fanno aumentare la crescita.
La riforma del fisco e della Giustizia idem.