Prosumer: chi è e cosa fa

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Nel passato, il ruolo del cittadino è stato visto come quello di un soggetto passivo, dedito solo al consumo di beni e servizi standardizzati e poco attivo rispetto alle iniziative della Pubblica Amministrazione. Nella società partecipata questa visione diviene superata, e ad affermarsi è un nuovo cittadino, più attivo e consapevole delle esigenze proprie e di terzi. Allo scopo di promuovere il cambiamento in senso di sostenibilità, risulta indispensabile coinvolgere tutti gli stakeholder in un processo di crescita della conoscenza e della consapevolezza, di condivisione di azioni, programmi e strategie, fornendo ad essi gli elementi e l’occasione di partecipare al disegno delle politiche e delle strategie di regolazione dei mercati, che accompagnino questa evoluzione.

L’intento deve essere quello di un approccio sistemico e di lungo termine, in grado di coinvolgere tutti gli stakeholder, per raggiungere gli obiettivi di progresso e di benessere sostenibile nelle nostre città. Il cittadino che si impegna nella produzione e nel consumo di beni e servizi è chiamato prosumer. Con questo termine ci si riferisce alla co–produzione per sé stessi, alla soddisfazione dei propri fabbisogni e alla presa di coscienza di un ruolo di cittadino attivo, anche con un’accezione politica e sociale. La logica del prosumer è evidente in alcune attività economiche portate avanti dalla società civile in concerto con la Pubblica Amministrazione e i soggetti privati. Per quanto concerne la mobilità privata, in particolare, è decisivo però osservare che la maggior parte dei consumatori non ha, ad oggi, confidenza con le tipologie di veicoli a combustioni alternative, e molto spesso non riesce a percepirne in modo chiaro e completo i vantaggi, limitando così la conoscenza, ad esempio, della mobilità dolce. Diversamente, un’adeguata gestione del processo già oggi porterebbe a soluzione idonee a garantire l’impiego di questa soluzione tecnologica. Per ridurre le asimmetrie informative è rilevante il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni, dei media e degli stakeholder in generale, che possono sensibilizzare l’opinione pubblica, informare ed educare il cittadino, non solo consumatore passivo, rispetto all’esplicitazione degli effettivi benefici e dei limiti dei veicoli elettrici, che possono incidere sui comportamenti e sulle opzioni di scelta.