I giovani non abbandonino la partecipazione democratica

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Foto di Devin Avery su Unsplash

Moltissimi giovani operano in prima linea in numerose attività di volontariato per migliorare il contesto in cui vivono, edificando reti di solidarietà in cui vengono coinvolte associazioni, parrocchie o centri sociali, cooperative, fondazioni e piccoli comitati locali. Questo dato è in netta controtendenza col graduale abbandono della vita pubblica, testimoniato dalle alte percentuali di astensionismo elettorale riscontrate nell’ultimo decennio. Per delusi e astenuti vi è una presa di distanza dalla Res Publica e dalle questioni di interesse collettivo di cui, noi giovani, siamo chiamati a farci carico senza riserve.

Nel nostro Paese e in tutta Europa, la voglia di partecipazione democratica, non deve abbandonare noi giovani che, con grande propensione alla socialità e animati da uno spirito solidaristico, siamo sempre più vicini alle fragilità emergenti, dando un contributo determinante al perseguimento del bene comune. La cittadinanza attiva si può e si deve praticare tutti i giorni e in ogni ambito della società, a maggior ragione in questo momento in cui, per le giovani generazioni, alcuni riferimenti ideali sembrano venir meno. Abbiamo necessità di cittadine e cittadini attivi e di amministratori interessati al bene delle future generazioni in modo concreto, magari partendo proprio dalle ottime esperienze di volontariato per contrastare il crescente abbandono della vita pubblica e incrementare la partecipazione democratica di tutti i cittadini. I giovani non possono esimersi da questa responsabilità, il futuro e le sfide racchiuse in esso ci attendono.