Conte come De Gasperi o come Rumor? L’Italia e il bisogno di grandi opere

All’uscita da una visita del Centro Logistico Lottero di Villanova d’Asti, l’ex Sottosegretario ai trasporti Mino Giachino, parlando con i cronisti, ha evidenziato la pesantezza della crisi post-lockdown, dovuta alla bassa domanda interna ma anche alla flessione del commercio internazionale che per il nostro Paese vale il 35% del PIL.
“L’Italia avrà un Debito Pubblico enorme e viene da vent’anni di crescita zero. i Soldi a fondo perduto che ci da un’Europa, che ha il rimorso di averci affibbiato 10 anni fa una dannosa politica della austerity, saranno l’ occasione della vita.
Giuseppe Conte avrà come modello De Gasperi o Rumor? Il primo, con i soldi a fondo perduto del Piano Marshall e con riforme intelligenti, ci avviò al Boom Economico. Rumor seppe gestire bene l’Autunno Caldo del ’69 anche grazie a un grandissimo Ministro come Donat-Cattin, ma dopo l’economia crebbe relativamente poco.
Noi abbiamo bisogno di vent’anni di crescita sostenuta per creare nuovi posti di lavoro e diminuire il peso del Debito. ma per ottenere questi risultati occorrono opere strategiche non operette. Opere che abbiano un forte impatto sulla economia e ci rendano piu competitivi.
Negli anni 50 si costruirono in 8 anni, dal ’56 al ’64, l’Autostrada del Sole ma anche i Trafori autostradali alpini del Bianco e del S.Bernardo.
Senza autostrade e senza trafori come avremmo potuto esportare auto, elettrodomestici e abbigliamento, tre settori in cui eravamo leader?
Oggi occorre puntare sulle infrastrutture che ci colleghino al mercato internazionale, puntando sui porti, sugli aeroporti e sulle reti ferroviarie AV deliberate in sede europea.
Nel frattempo occorre una politica industriale dell’auto perché l’auto è ancora oggi la fabbrica delle fabbriche”.