Stop al grano, il Papa richiama la Russia

Francesco, al termine dell'Angelus, ha definito lo stop alle esportazioni e la distruzione dei siti di grano "una grave offesa a Dio"

Grano Ucraina
Foto di Levke Hannemann da Pixabay

In Ucraina “la guerra distrugge tutto, anche il grano”. E “questo è una grave offesa a Dio, perché il grano è dono suo per sfamare l’umanità”. Sono parole dure quelle che Papa Francesco ha pronunciato al termine dell’Angelus, una reprimenda al comportamento della Russia e un monito affinché venga “ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza”, dal momento che “il grido di milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al Cielo“. Il richiamo più netto tra quelli arrivati fin qui a Mosca, ritiratasi dagli accordi stipulati lo scorso anno con la mediazione della Turchia per l’esportazione delle derrate di cereali ucraine attraverso il Mar Nero.

Zelensky: “Dal Papa un richiamo importante”

Poche ore dopo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito quello del Papa “un richiamo importante per ripristinare l’Iniziativa sul grano nel Mar Nero. La reazione dei leader religiosi mondiali al terrore missilistico russo e alla distruzione dei prodotti agricoli ucraini è estremamente importante per proteggere il mondo intero, e in particolare i popoli dell’Africa e dell’Asia, che soffrono maggiormente la minaccia della fame, di una crisi alimentare. L’Ucraina è e sarà il garante della sicurezza alimentare mondiale”.