Roma di cuore e rigori

Giallorossi agli ottavi: dagli undici metri decisive le due parate di Svilar. È Zalewski a mettere la firma sulla qualificazione

Roma Feyenoord
Foto © Domenico Cippitelli/Image Sport

Una partita infinita. Dopo l’1-1 dell’andata al De Kuip, all’Olimpico non bastano 120 minuti. Finiscono con lo stesso punteggio i regolamentari. Pellegrini risponde al vantaggio iniziale di Gimenez. Poi tanto equilibrio. Decidono i calci di rigore. Svilar ne para due, la Roma ne sbaglia uno con Lukaku, poi Zalewski segna quello decisivo e spinge la Roma agli ottavi.

Che sfida

Roma e Feyenoord si giocano gli ottavi di finale all’Olimpico dopo l’1-1 dell’andata in Olanda. Stesso modulo (4-3-3) con Slot che recupera i suoi gioielli, Tinder e il bomber Gimenez, mentre De Rossi rispetto alla gara del De Kuip ritrova Cristante ed inserisce in prima linea El Shaarawy accanto a Dybala e Lukaku. Arbitra lo spagnolo Jesus Gil Manzano. All’Olimpico sono oltre 67mila, è il record stagionale.

Botta e risposta

Partita vibrante che si apre con il Feyenoord che gela l’Olimpico con Gimenez che corregge casualmente di spalla una carambola innescata da una ribattuta di El Shaarawy. La Roma riparte subito, pressa, raddoppia e chiude il Feyenoord in una morsa. Un salvataggio sulla linea, pfa da prologo al pari che arriva grazie ad una giocata pazzesca di Pellegrini che riceve da El Shaarawy, si accentra e scarica un destro a giro di rara bellezza, imparabile per il portiere olandese. Ancora Pellegrini ad innescare Cristante, di testa, fuori. Il Feyenoord si difende coi denti e al riposo si va sull’1-1.

Non si sblocca

Ci prova subito la Roma, con Dybala che apre per El Shaarawy che però non riesce a trovare lo sprint per battere a rete. El Shaarawy va via a sinistra, ma sbaglia completamente il cross. Le squadre rallentano, troppo forte la paura di subire gol in un momento delicato della gara. Celik mette in mezzo, chiuso dal portiere olandese. Va fuori Llorente toccato duro dopo un contatto con Ueda, dentro Ndicka. Non ci sono spazi, squadre chiuse, l’ultimo brivido al tramonto del match, quando Lukaku viene stretto tra Hancko e il portiere Wellenreuther e non riesce a calciare. Non bastano neppure sei minuti di recupero. Si decide all’over time, anzi no, perché i due tempi regalano il nulla, con la sola percussione di Lukaku all’ultimo secondo sventata dal portiere olandese. Si va ai rigori.

Rigorosamente Roma

Il primo a battere è Paredes e non sbaglia, come non sbaglia Ueda: 2-2. Lukaku spara alto, mentre Svilar para su Hancko. Cristante riporta avanti la Roma, e Svilar para ancora, stavolta su Jahanbakhsh: 3-2 Roma. Il cucchiaio di Aouar, cui risponde Hartman: 4-3. L’ultimo tiro, quello decisivo, lo segna Zalewski: Roma ha vinto ed è agli ottavi.

Milan sconfitto ma qualificato

Passa il Milan che a Rennes scivola per 3-2 ma si qualifica grazie al 3-0 della gara di andata a San Siro. Nei francesi si esalta Bourigeaud che firma una tripletta, ma il Milan resta in piedi, prima con il gol dell’1-1 di Jovic, poi quello del 2-2 di Leao. Troppo tardi arriva il 3-2 che regala l’effimera vittoria ai transalpini. Sconfitto ma qualificato.