Riscatto Juve, crollo Milan

Champions League. Primi punti per i bianconeri che battono il Maccabi. Rossoneri travolti a Londra dal Chelsea

Mg Torino 05/10/2022 - Champions League / Juventus-Maccabi Haifa / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: gol Adrien Rabiot

Sabato si affronteranno in campionato nella partitissima di San Siro, ma Milan e Juventus arrivano alla sfida con umori diversi dopo i rispettivi impegni in Champions League. I rossoneri crollano a Londra contro il Chelsea (3-0), i bianconeri conquistano la prima vittoria nel girone dopo due sconfitte di fila battendo allo Stadium il Maccabi Haifa. L’unico neo della serata, il pari esterno del Paris Saint-Germain che fa 1-1 a Lisbona: in testa francesi e Benfica con 7 punti, Juve a 3. C’è ancora da sudare, ma questa Juve ha tanta qualità per poterla ribaltare.

Juve, primo acuto

Serviva solo vincere dopo un inizio di Champions mortificante. E la Juve lo ha fatto, battendo in tutta tranquillità a Torino il Maccabi. Finisce 2-0 e primi tre punti per i bianconeri: decidono i gol di Rabiot e Vlahovic. Quarantacinque minuti, i primi, con la Juve che li chiude avanti, ma senza brillare. Il massimo col minimo sforzo. All’intervallo è 1-0 grazie al gol di Rabiot. Allegri si presenta in campo con l’undici migliore, al netto degli infortunati eccellenti ancora fuori: dentro Kostic e Di Maria di supporto a Dusan Vlahovic in prima linea nel 4-3-3 Allegriano. In mezzo McKennie, Rabiot e Paredes. Dietro non c’è Bonucci, in panchina, e linea difensiva affidata a Cuadrado, Bremer, Danilo e De Sciglio davanti a Szczesny. Nella squadra israeliana, panchina per i quattro calciatori che hanno osservato i precetti dello Yom Kippur, digiuno per 24 ore. E si tratta di quattro pezzi da novanta, dal capitano Lavi ad Haziza e Atzili, per chiudere con David, l’attaccante principe della squadra di Haifa. Un primo tempo non bellissimo, inchiodato dalle alchimie di centrocampo e sbloccato da una perla di Angel Di Maria che infila nel corridoio per Rabiot che di prima intenzione fulmina in rete per il vantaggio bianconero all’intervallo. Di Maria, assenza che si è sentita, è ispirato, e dopo aver mandato in porta Rabiot per il vantaggio, regala a Vlahovic la palla del raddoppio. Lancio illuminante in campo aperto con l’ex viola che si presenta solo davanti al portiere israeliano Cohen e lo freddo con il piatto in uscita. Juve padrona del campo, Maccabi che subisce le giocate bianconere. Rabiot si divora il 3-0 che non arriva qualche secondo dopo perché il gol di Vlahovic era viziato da posizione di offside. Gol annullato. Una partita in totale controllo che la Juve si è complicata nel finale. Da una ingenuità nasce il gol del Maccabi che la riapre con Dean David che fa piombare l’incubo sullo Stadium. Perché la Juve perde lucidità e tranquillità, gli israeliani ci credono e provano ad affondare. Atzili colpisce il palo, brividi e la Juve capisce che non può rischiare. E per uscire dal torpore, serve l’ennesima giocata del campione, Di Maria che a sette dalla fine pennella da calcio d’angolo per Rabiot che di testa la chiude: 3-1 e buonanotte a tutti anche se il Maccabi colpisce un altro palo. Ma la Juve non si fa più sorprendere e porta a casa la preziosissima vittoria.

Tonfo Milan a Londra

Male anzi, malissimo. Il Milan cede di schianto a Londra, va sotto pesantemente contro il Chelsea in una notte completamente da dimenticare. Finisce 3-0 per i Blues. E ci sta tutto. Soffre tanto il Milan a Stamford Bridge. Il Chelsea non è brillantissimo, ma fa quel qualcosa in più che gli permette di mettere la testa avanti. Rossoneri in campo con i 4-2-3-1 con Giroud terminale offensivo, Leao, Krunic e De Kateleare a supporto. Tonali e Bennacer intermedi. Davanti a Tatarusanu operano Dest, Kaluli, Tomori e Ballo-Tourè. Nel Chelsea di Potter (3-4-2-1) la punta è Aubameyang, alle sue spalle Mount e Sterling. Dietro Kepa tra i pali, Fofana, Thiago Silva e Koulibaly, James e Chilwell esterni, in mezzo Loftus-Cheek e Kovacic. Il vantaggio dei Blues è firmato da Fofana che sfrutta un mal posizionamento della difesa rossonera. Lo stacco di testa di Thiago Silva ne nasce una mischia risolta da Fofana che fulmina Tatarusanu. Eppure il Milan era partito bene per spegnersi a stretto giro e permettere al Chelsea di guadagnare campo, con Mount sempre pericoloso. L’esatto contrario del Milan che non graffia. Si salva il solo, generoso Leao, ma non basta perché Giroud è fuori contesto visto che non riceve palloni giocabili, e De Kateleare non è per niente in partita. Il Chelsea trova anche il raddoppio con un pallonetto morbido di Mount, ma azione ferma per posizione irregolare in partenza. L’unico guizzo rossonero arriva ad una manciata di secondi dalla fine, con Krunic che si divora da due passi la palla del pari. Non inizia meglio la ripresa dei rossoneri che in avvio subiscono il raddoppio dei Blues. Lo firma Aubameyang che sfrutta un errore di Tomori per il tap in vincente: 2-0 dopo nove minuti nella ripresa. Partita ancor più in salita per i rossoneri. Milan in ginocchio, incapace di reagire. Il Chelsea sente l’odore del sangue e azzanna la preda. Terzo gol capolavoro, possesso prolungato dei Blues, palla per James che arriva in corsa e la mette dentro di forza: 3-0. E adesso sconfitta che diventa pesante per i rossoneri. Vince il Salisburgo e si prende la testa con 5 punti, con i rossoneri che scivolano al terzo posto con 4, scavalcati dal Chelsea avanti per gli scontri diretti.