Le decisioni prese oggi dal Consiglio dei ministri

Via libera al decreto proroghe, si discute di Recovery plan in attesa dell'appuntamento di domani a Bruxelles

Palazzo Chigi Recovery plan

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Recovery Plan e il fondo complementare da 30 miliardi che accompagna il piano. Via libera dunque alla versione finale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che sarà ora inviato alla Commissione europea.

Cdm sul decreto proroghe

Intanto stamattina, sempre il Consiglio dei ministri, ha dato l’ok al decreto proroghe: saltato l’obbligo del 50% per lo smart working nelle Pubbliche amministrazioni. Non eterna la norma sulle concessioni delle spiagge, mentre è stata approvata la proroga della validità dei documenti di identità scaduti durante la pandemia. L’assegno unico per i figli partirà a pieno regime da gennaio.

Il ministro Garavaglia e le concessioni  balneari

“Non serve nessuna proroga perché una norma esiste già, anzi due: una per la proroga al 2033 e un’altra che congela le concessioni per il Covid”. Lo ha detto all’Ansa il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, interpellato a proposito delle concessioni balneari. Si tratta, aggiunge, di “un falso problema. Poi in Italia è tutto più complicato perché c’è chi interpreta le norme ma questa è un’altra questione. Ove fosse necessario, potrebbe essere utile fare una interpretazione autentica di norme già esistenti, ma l’unico messaggio che mi sento di mandare, l’unica cosa certa è che l’estate è tranquilla per tutti, gestori e utenti”.

La decisione sullo smart working

Niente obbligo di far lavorare in smart working un dipendente pubblico su due, che si potrà invece proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell’anno.

“Si torna alla normalità: addio alla soglia minima del 50% per lo smart working nella P.a” ha detto il ministro Brunetta che ha poi aggiunto: “Facciamo tesoro della sperimentazione indotta dalla pandemia e del prezioso lavoro svolto dalla ministra Dadone per introdurre da un lato flessibilità coerente” con il riavvio delle attività “che stiamo vivendo e dall’altro lato la piena autonomia organizzativa degli uffici. Un percorso di ritorno alla normalità, in piena sicurezza, concordato con il Comitato tecnico-scientifico e compatibile con le esigenze del sistema dei trasporti”. 

Le norme sui documenti e la patente

Per le domande per la patente presentate nel 2020, la prova di teoria potrà essere svolta entro il 31 dicembre 2021 mentre per quelle presentate dal primo gennaio 2021 e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza, ovvero il 31 luglio, tale prova non sarà richiesta.

Arriva poi la proroga dei termini di validità dei documenti di d’identità e riconoscimento.