Covid-19, Von der Leyen: “L’Ue chiede scusa all’Italia, molti erano assenti”

"Abbiate coraggio di difendere l'Unione europea. Perché questa nostra Unione ci porterà oltre la crisi. E domani sarà forte nella misura in cui ci impegniamo oggi. Il bilancio pluriennale europeo sarà la guida della ripresa"

Ursula Gertrud von der Leyen

La Presidente della Commissione europea Ursula Gertrud von der Leyen torna, per la seconda volta, a chiedere scusa all’Italia per come la Ue non sia stata di supporto a inizio emergenza. “È vero – ha detto la politica tedesca nel suo intervento al Parlamento Ue sul coronavirus – che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia”. “L’Ue – ha aggiunto – ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento”. “C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Ma ora Ue è il cuore pulsante della solidarietà europea”, ha spiegato von der Leyen sulla situazione in Europa. Stando a un conteggio realizzato dalla France presse, con almeno 1.003.284 casi, tra cui 84.465 decessi, l’Europa è il continente più toccato dalla pandemia. I casi confermati di contagio da coronavirus nel mondo sono 2.064.115, i decessi legati al Covid-19 hanno superato le 137mila unità.

Shock economico

Sul fronte economico “l’Ue ha fatto più in queste ultime quattro settimane, di quanto non abbia fatto nei primi quattro anni dell’ultima crisi”. Ha dato una risposta collettiva, mobilitando oltre “tremila miliardi di euro. Ma sappiamo che dovrà essere fatto molto di più, perché questa è una lunga strada e il mondo di domani sarà molto diverso da quello di ieri”. La pandemia è “simmetrica, ma la ripresa non lo sarà, perché lo shock economico di alcune regioni sarà maggiore di quello di altre, perciò la coesione e la convergenza saranno ancora più importanti del passato”. “Il bilancio pluriennale europeo sarà la guida della ripresa – ha aggiunto -. Sarà diverso da quanto immaginato. Ne useremo la potenza per fare leva per investimenti massicci che servono per far ripartire la nostra economia ed il mercato interno dopo il coronavirus. Anticiperemo fondi con un front loading per partire subito con gli investimenti”.

Il coraggio di difendere l’Ue

La Presidente della Commissione europea ha poi concluso il suo intervento in commissione Ue con un appello: “Abbiate coraggio – ha detto – di difendere l’Unione europea. Perché questa nostra Unione ci porterà oltre la crisi. E domani sarà forte nella misura in cui ci impegniamo oggi”. “Se vi occorre ispirazione, guardate ai cittadini europei, che stanno insieme, con empatia, umiltà e umanità – ha concluso -. Rendo omaggio a tutti loro”.

Le scuse

E’ la seconda volta che la Presidente ha chiesto scusa all’Italia da inizio crisi sanitaria. La prima volta è avvenuta lo scorso 2 aprile quando disse: “Oggi l’Europa si sta mobilitando al fianco dell’Italia, anche se nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune, in troppi hanno pensato solo ai problemi loro”.