Covid-19, Borrelli: “Sono 28.710 i malati, 4.025 i guariti. 475 i decessi di oggi”

Il capo della Protezione Civile fornisce il nuovo bilancio: numero dei guariti salito del 37% rispetto a ieri, 2.978 i decessi totali

Stessa ora di sempre. Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, rilascia il nuovo bilancio dell’emergenza Covid-19 in Italia, riportando un quadro in continua mutazione su tutti i fronti: sono complessivamente 28.710 i malati di coronavirus nel nostro Paese, 2.648 in più rispetto a ieri. Il numero complessivo di contagiati ha raggiunto i 35.713. i morti     mentre i guariti sono 4.025, 1.084 (192 nella giornata di oggi). Nel conteggio riportato, precisa Borrelli, mancano però i dati della regione Campania. I decessi giornalieri sono 475 mentre il numero complessivo ha raggiunto quota 2.978. Quello di oggi, precisa il capo della Protezione Civile, è il più alto incremento registrato finora. Importante, però, anche l’incremento del numero dei guariti, con un + 37% rispetto alla giornata di ieri.

La panoramica delle cure

Anche Angelo Borrelli ha fatto nuovamente appello alla responsabilità collettiva, invitando la cittadinanza a limitare al massimo gli spostamenti, in un quadro definito dal trend più stazionario in questa settimana. Per quanto riguarda la situazione degli ospedali, Borrelli ha fatto sapere che sono al momento 55 i pazienti affetti da coronavirus trasferiti in regioni diverse da quelle di residenza per poter essere curati in un sistema di mutualità. Inoltre, ha precisato, prosegue anche l’attività delle strutture campali, quali ospedali da campo delle Forze armate (ringraziate pubblicamente) in città come Crema e Piacenza.

Brusaferro: “Mortalità colpisce anziani e patologici”

Presente in conferenza anche il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro: “L’andamento delle curve epidemiche mostra casi confermati in crescita a livello nazionale – ha spiegato -. Alcune regioni del nord ancora sono maggiormente coinvolte nella circolazione locale, per numero positivi e ricoverati specie in terapia intensiva. Nelle altre aree c’è una crescita, ma non così veloce”. Questo però, “non deve illuderci che non ci siano numeri così elevati come in Lombardia e le altre regioni del Nord: solo se ci comportiamo come stabilito possiamo rallentare la curva”. Brusaferro ha poi spiegato che la mortalità colpisce “purtroppo persone con patologie e anziane, e il combinato è lo scenario più presente nei dati di mortalità. La raccomandazione è fare in modo che queste persone fragili abbiano la protezione più elevata, che vuol dire stare in casa. La rete di protezione sociale li deve aiutare”.

Fase di valutazione

Lo stesso Brusaferro, uniformandosi a quanto invocato dal governatore lombardo Attilio Fontana, ha spiegato che “dobbiamo essere consapevoli che siamo in una fase in cui stiamo misurando l’effetto delle misure adottate in tutto il Paese. Ci vorrà ancora qualche giorno per vedere i benefici. Ma soprattutto non dobbiamo mollare, non ci sono i presupposti, dobbiamo mantenere queste misure per vedere degli effetti e soprattutto fare in modo di proteggere le persone più fragili“.

Il quadro lombardo

Numeri che arrivano a un paio d’ore scarse dall’appello del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che richiama all’ordine i cittadini della sua Regione i quali, nonostante i divieti, continuerebbero a uscire di casa per motivi non necessari. Ed è stato drastico il richiamo del presidente, che annuncia misure ulteriormente restrittive qualora i lombardi non dimostrino piena e totale collaborazione, a fronte di una situazione di gravissima emergenza. Nella conferenza pre-Borrelli, a ogni modo, l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, indica un dato in crescita minore, rispetto alla giornata di ieri, nel numero dei positivi: 1.493 in più, meno rispetto al raffronto fra i due giorni precedenti, per un totale momentaneo di 17.713 (7.285 gli ospedalizzati, 924 quelli in terapia intensiva). Sono invece 1.595 i decessi, 300 in più rispetto a ieri. Nello specifico delle città, per quanto riguarda Bergamo il bilancio si attesta a 4.305 positivi (+ 312), mentre quelli a Milano sono 2.644 (+ 318). Per quanto riguarda il capoluogo, Gallera si accoda al presidente Fontana rilevando ancora troppi spostamenti per motivi non necessari: “Così non va bene”.

Spadafora: “Possibile stop alle attività all’aperto”

Alle dichiarazioni di Fontana, si erano accodate a breve distanza, da quelle del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, secondo il quale “nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all’aperto“. Un provvedimento che, secondo il ministro, si renderebbe necessario se le concessioni dovessero essere abusate: “Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava anche la comunità scientifica. Ma se l’appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto”.