Attacco al ponte in Crimea, Kiev: “Siamo stati noi”

Per la prima volta l'Ucraina ammette le responsabilità nell'attacco al Ponte di Kerch dell'8 ottobre 2022. La dichiarazione arriva dal vice ministro della Difesa Hanna Malyar

Guerra in Ucraina / foto Imago/Image

A quasi un anno dall’attacco messo a segno contro il Ponte di Kerch, collegamento primario tra la Russia e la penisola di Crimea, Kiev ammette la propria responsabilità. Si tratta della prima ammissione ufficiale, nonostante l’attribuzione ipotizzata fosse stata sin da subito indirizzata verso l’Ucraina.

Attacco in Crimea, la dichiarazione

Per la prima volta il ministero della Difesa ucraino ha riconosciuto la responsabilità di Kiev nell’attacco al ponte di Crimea dell’8 ottobre 2022.

La vice ministro della Difesa Hanna Malyar nel 500mo giorno della guerra ha pubblicato su Telegram un elenco delle azioni più importanti messe a segno dall’esercito. Tra queste proprio l’attacco al ponte. “Duecentosettantatre giorni da quando è stato effettuato il primo attacco sul ponte di Crimea per interrompere la logistica dei russi”, ha scritto. Il ponte di Crimea fu fatto saltare in aria con esplosivo portato da un camion bomba.

Fonte: Ansa