Vertice Ue, Conte: “Europa ferma contro le provocazioni della Turchia”

Il premier si è espresso in merito a Quota 100: "Nasce come triennale, non verrà rinnovato a partire dal 2021"

Il premier Giuseppe Conte

“La Ue è molto decisa e ferma, e ricorreremo a tutte le risorse per coltivare un dialogo costruttivo con la Turchia, ma chiediamo che ci sia chiarezza di posizione per tutti i rapporti con gli Stati membri dell’Ue”. Così il premier Giuseppe Conte entrando al secondo giorno di vertice europeo.

Ieri – ha spiegato – abbiamo deliberato alcune conclusioni, ci sono dichiarazioni sulle tensioni nel Mediterraneo orientale, invitiamo la Turchia ad astenersi dal compiere provocazioni ulteriori o violazioni del diritto internazionale”.

“Torneremo ad aggiornarci a fine anno per monitorare questa situazione e per far sì che il rapporto tra Stati membri e Ue si possa svolgere nel modo più corretto possibile”, ha aggiunto.

Sempre nella sessione di ieri, conclusasi in tarda nottata, la Ue ha approvato con la firma di Cipro le sanzioni al regime di Lukashenko, in Bielorussia.

Gli auguri a Trump e Melania

“I miei migliori auguri a Donald Trump e a Melania per una veloce guarigione. Mi auguro che entrambi possiate stare presto bene!”. Così su Twitter il premier Giuseppe Conte fa gli auguri al presidente degli Stati Uniti e alla moglie risultati positivi al coronavirus.

Quota 100, Conte: stop nel 2021

Ieri il premier Conte si è espresso in merito a Quota 100, evidenziando come il sistema non verrà rinnovato. E’ stata denominata “Quota 100” e non è altro che la somma tra l’età anagrafica e gli anni di contributi versati. Se la somma di questi due numeri dà 100, allora puoi andare in pensione senza aspettare i 67 anni per accedere alla pensione di vecchiaia.

“Quota 100 nasce come triennale, non è che ho rinunciato, ho già chiarito che non verrà prorogata. Siamo già al lavoro con la ministra Catalfo sugli interventi da fare, come Ape sociale e opzione donna”. Così ieri il presidente del Consiglio parlando a margine della visita all’istituto comprensivo “Francesco Gesuè” di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta.

Istat: reddito delle famiglie in calo

Cala intanto il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, che è diminuito del 5,8% rispetto al trimestre precedente. Lo scrive oggi Istat aggiungendo che anche i consumi sono diminuiti dell’11,5%.

Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari al 18,6%, in aumento di 5,3 punti rispetto al trimestre precedente.

Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente del 5,6%, beneficiando della dinamica negativa dei prezzi. La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 39,0%, è diminuita di 2,0 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.