“Battisti deve tornare in Italia”

La vittoria di Jair Bolsonaro in Brasile apre le porte all'estradizione di Cesare Battisti in Italia. Membro del gruppo Proletari Armati per il Comunismo, il terrorista italiano deve scontare una condanna all'ergastolo per aver commesso quattro omicidi durante gli Anni di piombo.

La storia

Fuggito dal carcere di Frosinone nel 1981, Battisti ha vissuto la sua latitanza tra Messico, Francia e Brasile. Nel Paese sudamericano riuscì a vedersi riconosciuto lo status di rifugiato politico. Il presidente Lula e la suo successrice Dilma Rousseff negarono l'estradizione del terrorista al governo italiano. Addirittura, il Tribunale supremo federale brasiliano nel 2011 motivò la decisione sostenendo che Battisti avrebbe potuto subire”persecuzioni a cause delle sue idee” se rimpatriato in Italia.

La promessa di Bolsonaro

Durante la campagna elettorale, l'allora candidato alla presidenza Jair Bolsonaro aveva promesso di concedere immediatamente l'estradizione in caso di sua vittoria al ballottaggio. L'affermazione col 55,20% dei voti sul rivale Fernando Haddad nella tornata elettorale di ieri rende più concreta la possibilità che il terrorista possa tornare a scontare il suo debito con la giustizia nelle patrie galere.

Il saluto di Salvini

A poche ore dal risultato, Matteo Salvini ha voluto inviare un messaggio di congratulazioni al neopresidente facendo riferimento alla promessa fatta in campagna elettorale: “Anche in Brasile – ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno – i cittadini hanno mandato a casa la sinistra! Buon lavoro al Presidente Jair Messias Bolsonaro, l’amicizia fra i nostri Popoli e i nostri Governi sarà ancora più forte!!! P.s. E dopo anni di chiacchiere, chiederò che ci rimandino in Italia il terrorista rosso Battisti”.

La risposta del figlio

Una richiesta a cui è arrivata una risposta a stretto giro dal figlio del neopresidente e deputato federale, Eduardo Bolsonaro, che con un tweet ha scritto: “Il regalo è in arrivo! Grazie per il supporto, la destra diventa più forte”. Sulla possibilità dell'estradizione di Battisti sono arrivate anche le dichiarazioni del ministro della Giustizia del governo Conte. Bonafede ha commentato: “Cesare Battisti deve tornare in Italia. Da mesi – ha continuato il Guardasigilli gli uffici del ministero hanno avviato contatti con le autorità brasiliane, tenendosi pronti a un evento che avrebbe potuto cambiare le cose, come la vittoria di Jair Bolsonaro alle elezioni presidenziali. Seguiamo la situazione con la massima attenzione. Lo dobbiamo alle famiglie delle vittime di Battisti, lo dobbiamo anche al Paese”.