Iran, esplosioni nella notte a Teheran. Ecco cosa sta succedendo

Non è chiaro quale sia la causa delle esplosioni avvenute dopo la mezzanotte nei quartieri occidentali di Teheran: non ci sono dichiarazioni ufficiali

Questa notte i cittadini di Teheran, in Iran, hanno avvertito alcune forti esplosioni nei quartieri occidentali della capitale iraniana. Lo riferisce l’agenzia Mehr News, citando informazioni circolate sui social media, aggiungendo che il forte rumore ha creato panico tra i residenti. Al boato – avvenuto verso mezzanotte – sarebbe seguito il rumore delle sirene di veicoli antincendio e delle ambulanze. In diverse abitazioni è venuta a mancare l’elettricità. Secondo alcuni media, le esplosioni provenivano da un deposito missilistico delle Guardie Rivoluzionarie a ovest della città.

La parte occidentale di Teheran

Nello specifico, scrive Ansa, le esplosioni sono state segnalate intorno a Shahr-e Qods e Garmdareh nella parte occidentale di Teheran, ma anche a Shahriar e vicino a Karaj. Al momento non vi è nessuna notizia ufficiale sulla causa dell’esplosione o su eventuali vittime. Farsnews, citando Israeli Channel-20, ha affermato che le esplosioni si sarebbero verificate in un deposito di missili delle Guardie Rivoluzionarie nella parte occidentale di Teheran, ma secondo altre fonti non ufficiali sarebbero invece avvenute in un forte militare del Qods, le forze per le missioni all’estero dei pasdaran, vicino a Karaj. Ma il governo al momento non ha ancora rilasciato delle spiegazioni ufficiali.

L’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema iraniana

Coronavirus

Le tensioni politiche non sono l’unico grave problema dell’Iran. Il Paese infatti è fortemente colpito dal coronavirus. Secondo i dati della Johns Hopkins University, i contagiati sono 250.458 (decimo Paese più colpito al mondo, più dell’Italia) e i morti 12.305 su una popolazione di 80 milioni di abitanti. Nella una conferenza stampa quotidiana di giovedì, il portavoce del ministero della Sanità iraniano, Sima Lari, ha dichiarato che i casi nelle ultime 24 ore sono stati 2.079 e i morti decessi in un giorno 221. Ieri l’Oms – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha lanciato l’allarme. “In molti Paesi l’epidemia non è affatto sotto controllo. Nelle ultime sei settimane i casi accertati sono raddoppiati”, ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus. “Con 11,8 milioni di casi nel mondo, e più di 544 mila morti, la pandemia sta accelerando”, afferma. “Siamo nel mezzo della battaglia della nostra vita”.