Dai social alle sedute spititiche, la rete dell’occultismo

Il reclutamento di adepti per strada o porta a porta oggi è in gran parte sostituito da quello digitale attraverso i social network

Spiritismo, sos social. I movimenti settari più pericolosi, fin dagli anni Settanta, hanno sperimentato e utilizzato tecniche divenute consuete in tutto il mondo: il reclutamento per strada o porta a porta, oggi in gran parte sostituiti da quello digitale attraverso i social network, accompagnato da vendita o accattonaggio, e l’accumulo di ricchezze nelle mani dei leader e dei loro più stretti collaboratori.

Identikit social

È abbastanza semplice fare un ritratto della vittima che cade nel tranello dei manipolatori delle sette. Il rapporto dell’Apa (American psychological association) rileva che il campione più rappresentativo circa l’età di chi entra a far parte di una setta è quello dai 18 ai 30 anni. Di solito si tratta di persone che soffrono di profondo senso d’inadeguatezza o disagio interiore e che ricorrono a soluzioni irrazionali ai problemi quotidiani. All’inizio, i bersagli delle sette non sono costretti con la minaccia e la forza a partecipare a un gruppo e ad abbracciarne la dottrina. In un primo momento, la libertà di scelta e le capacità decisionali di chi è sottoposto a proselitismo non sembrano essere intaccate. Le tecniche di manipolazione mentale sono così sottili da condizionare psicologicamente in modo impercettibile. Ma già dal primo amichevole contatto segue l’applicazione di specifiche metodiche di persuasione, senza, ovviamente, che i reclutatori facciano mai riferimento a dove condurrà la loro manipolazione.

Spiritismo

Al pericolo del reclutamento sui social si somma quello dei ricatti.A Torino, Linda, ancora minorenne, viene introdotta da Yuri, il suo fidanzato, in una setta che organizza sedute spiritiche. “Partecipa anche mia madre, è una cosa seria. Non devi avere paura, però”. La giovane si fida e viene trascinata, così, nell’abisso. Linda è una ragazza ingenua, innamorata del suo fidanzato. Una giovane come tante, che studia, che vive con la madre e il padre, che la seguono e la educano nel migliore dei modi. Yuri è un ragazzo un po’ più grande di lei, conosciuto in discoteca, vive da solo con la madre, il padre se n’è andato di casa quando aveva 5 anni.Condivide con Michela la passione per la musica rock e frequentano insieme le biblioteche esoteriche di Torino.

Lugubre

Linda comincia con lui, dopo solo un mese di fidanzamento, a frequentare un appartamento nel quartiere Campidoglio, a sud della sua città, e un appartamento in periferia, entrambi dall’aspetto lugubre. In entrambi i posti si incontrano lei, Yuri, il Maestro (un signore sulla sessantina), un altro signore un po’ più grande, altre due ragazze più grandi di lei, tre uomini di mezza età e la mamma del suo fidanzato, Giovanna. S’incontrano la sera dopo cena e fanno sedute spiritiche. Il maestro, un ex insegnante in pensione, attribuendosi poteri in campo esoterico, convince la ragazza di essere vittima di forti “energie negative” e di doversi sottoporre a riti di purificazione.

Allarme social

Riti che Linda scoprirà ben presto consistere in rapporti sessuali, anche di gruppo, consumati sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I genitori di Linda sono allarmati e, pur fidandosi di lei, cominciano a chiederle dove va, come mai è sempre stanca, sfuggente. E iniziano a farle domande precise sul suo fidanzato, sulla famiglia di questo ragazzo, su chi sono i suoi amici. Linda mente costantemente ai suoi familiari e, quando le chiedono spiegazioni sul fatto che non torni a dormire a casa nel fine settimana, racconta di stare a casa di amici, in compagnia di Yuri, oppure di stare a casa di Giovanna, la giovanile mamma del suo fidanzato, di fermarsi con lei a cena e poi a guardare la tv. In realtà è ricattata dalla setta, della quale è entrata a far parte suo malgrado, con la minaccia di diffusione dei filmati che vengono girati durante i rapporti sessuali, elemento tipico di queste organizzazioni. Ma Linda, in un pomeriggio d’estate, arrivata allo sfinimento e convinta dai genitori, ai quali confessa finalmente il suo dramma, trova il coraggio di parlare con un centro antiviolenza e, da lì, la procura della città attiva un’indagine che porta allo smantellamento della setta.