Nuovi raid su Ghouta, l'Onu: “Intollerabile”

Si aggrava la situazione a Ghouta Est, ultimo avamposto ribelle nella Siria sconvolta da 7 anni di guerra civile. Per il quarto giorno consecutivi l'aviazione di Damasco ha bombardato la regione, già martoriata dai raid delle passate ore. L'ultimo bilancio parla di almeno 10 morti secondo quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Vittime che si vanno ad aggiungere alle circa 250 (fra cui almeno 60 bambini) registrate da quando la tempesta di fuoco è iniziata. 

Intollerabile

I bombardieri lealisti hanno in particolare preso di mira la parte meridionale dell'area, su tutte la zona di Kfar Batna. Il coordinatore per la Siria dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari, Panos Moumtzis, ha duramente condannato gli attacchi che hanno colpito anche sei ospedali, tra cui uno di maternità; e ha definito “inaccettabili” i bombardamenti. “Quello che succede a Ghouta Est va oltre ogni immaginazione: questa sofferenza indicibile è intollerabile e i residenti non hanno alcuna idea se vivranno o moriranno. Questo incubo a Ghouta Est deve terminare e terminare ora“.

Al lavoro per la tregua

L'appello è arrivato sino al Palazzo di Vetro dell'Onu, dove si sta lavorando a una possibile tregua umanitaria. L'intenzione di raggiungere un accordo è stata annunciata dal vice ministro russo degli Esteri, Sergei Ryabkov, il quale ha spiegato che lo sviluppo è contenuto in una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di cui la diplomazia si sta occupando. “A seconda dell'elaborazione di questo progetto di risoluzione, penso che questo problema sarà risolto”, ha detto Ryabkov rispondendo a una domanda di Interfax sull'atteggiamento di Mosca su un possibile cessate il fuoco umanitario.

L'assedio

La Russia è il principale alleato del regime di Bashar Al Assad, che ha concretamente aiutato ad avere la meglio sui tagliagole dell'Isis e sulle milizie ribelli. Due guerre condotte in parallelo che fanno parte dello stesso progetto di stabilizzazione del Medio Oriente voluto da Vladimir Putin. Ghouta, enclave dell'opposizione, è sotto assedio dal 2015, ma negli ultimi giorni è stata lanciata una feroce offensiva che, nelle intenzioni di Damasco, dovrà essere risolutiva.