Come trasformare l’economia secondo le indicazioni di Papa Francesco

Dal 19 al 21 novembre prossimo si terrà in diretta streaming il convegno denominato The economy of Francesco organizzato ad Assisi dal professor Luigino Bruni che vedrà la partecipazione di numerose giovani personalità del mondo economico, sociale ed imprenditoriale provenienti da tutto il mondo con il mirabile obiettivo di cambiare il sistema economico attuale affinché lo stesso sia maggiormente inclusivo, fraterno e sostenibile.

L’invito ad organizzare questo importante evento viene direttamente da Papa Francesco il quale, il primo maggio 2019, ha formulato un invito ai giovani protagonisti del mondo economico per incontrarsi ad Assisi, città che diede i natali a San Francesco d’Assisi, che nel corso della sua fulgida opera, fu l’esempio della cura dei deboli e di una ecologia integrale. A tal proposito, in tale iniziativa, si porranno in essere una serie di momenti di confronto miranti alla trasformazione del sistema economico attuale con l’obiettivo di una maggiore attenzione all’ambiente e alle persone.

Tanto premesso – soprattutto in questo periodo di forte crisi sanitaria, economica e sociale, dovuta alla pandemia da Covid-19 – questa lodevole iniziativa assume un’importanza ancora più grande in quanto, per rigenerare la società e dare voce a ai ceti economici più deboli occorre dare vita a modelli di crescita che mettano al centro l’empatia, l’ambiente, la dignità del lavoro ed i diritti delle giovani generazioni; in particolare, in questo Convegno internazionale, la partecipazione di oltre 2000 giovani provenienti da 120 Paesi del mondo darà nuova linfa all’economia etica e sarà una fucina di idee da cui trarre spunto per creare una società maggiormente attenta alle istanze di tutti ma soprattutto a quelle delle persone più deboli.

In ultima istanza – alla luce di quanto precedentemente esemplificato – è fondamentale ed imprescindibile che durante questa importante occasione di confronto internazionale in materia di economia solidale venga adeguatamente risaltato il tema della felicità pubblica, ossia quella felicità collettiva alla cui base vi sono le adeguate riforme economiche e istituzionali mirate a consentire ad ogni cittadino di sviluppare la felicità attraverso proficue opportunità di sviluppo individuale miranti allo sviluppo umano del singolo che creerà una crescita della società intera in ossequio al concetto di sviluppo integrale mirabilmente esemplificato da Papa Paolo VI nell’Enclica Populorum Progressio – promulgata il 26 marzo 1967 ma di estrema attualità – con queste parole che dovranno permeare il futuro sviluppo economico e sociale della nostra società dopo questo difficile frangente di emergenza sanitaria ed economica:Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere autentico sviluppo, deve essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo. Com’è stato giustamente sottolineato da un eminente esperto: noi non accettiamo di separare l’economico dall’umano, lo sviluppo della civiltà dove si inserisce. Ciò che conta per noi è l’uomo, ogni uomo, ogni gruppo di uomini, fino a comprendere l’umanità intera”.