Striscia di Gaza: un conflitto che miete vittime innocenti

La recrudescenza dello scontro istraelo-palestinese nella Striscia di Gaza sta provocando molte vittime civili tra cui vi sono molte donne e bambini, è auspicabile una pacificazione immediata sotto l'usbergo delle Nazioni Unite

La Striscia di Gaza è una exclave del territorio palestinese ubicata nei pressi della città di Gaza confinante con Egitto e Israele; essa ha una dimensione territoriale di oltre 350 km quadrati ed è popolata da 1 milione e 760 mila abitanti di etnia palestinese di cui oltre 1 milione e 200 mila rifugiati.

Una lunga contesa territoriale

Tanto premesso codesta area territoriale è da molti anni al centro di una contesa territoriale tra Israele e Palestina sfociata nel conflitto israelo-palestinese che – nel 2008 e nel 2014 – ha dato vita ad una vera e propria guerra causando immani sofferenze tra la popolazione civile.

Purtroppo nei giorni scorsi il sopracitato conflitto ha subito una notevole recrudescenza che sta causando vittime tra la popolazione civile israeliana – a causa dei lanci indiscriminati di razzi da parte di Hamas – e tra la popolazione palestinese residente nella Striscia di Gaza a causa dei bombardamenti aerei israeliani.

La recrudescenza dello scontro armato e le vittime inermi

Allo stato attuale – purtroppo – sono state censite numerose vittime tra la popolazione civile già duramente provata da 14 anni di conflitto armato a bassa intensità ed in particolare il tributo di sangue più alto è stato pagato dai bambini e dalle donne, tanto che hanno perso la vita 19 donne e 31 bambini dall’inizio di questo conflitto.

Rispetto a quanto precedentemente esemplificato – è fondamentale che le istituzioni internazionali preposte agiscano celermente – al fine di giungere ad un un immediato cessate il fuoco con l’obiettivo di tutelare la popolazione civile ed in special modo i bambini affinché gli stessi possano avere diritto a tutti gli aiuti umanitari necessari e ad una infanzia serena attraverso specifici programmi di tutela e protezione – come quelli posti in essere da Save the Children – affinché si possa far nascere una cultura della pace.

Auspicabile una immediata trattativa per la pace

In ultima istanza è importante ed inderogabile che i governanti dello stato di Israele e l’autorità Nazionale Palestinese instaurino una immediata trattativa di pace – sotto l’auspicabile usbergo delle Nazioni Unite – con l’obiettivo di trovare una soluzione definitiva e soprattutto rispettosa della dignità dei popoli coinvolti in merito alle contese territoriali che da decenni affliggono questo martoriato territorio ricordando il fulgido pensiero di Martin Luther King che era solito dire: “Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.”