Storia del piccolo Alfiere Mattia, che si prende cura del papà ammalato – Video

Quando l'amore per un genitore è più forte della malattia. Mattia diventa cargiver ancora adolescente

Negli ultimi giorni sta diventando molto popolare la storia di Mattia Piccoli, il ragazzo di 12 anni che si è preso cura del papà ammalato di Alzheimer. La storia è toccante e commovente. Mattia aveva solo 6 anni quando il papà, di appena quarant’anni, è rimasto colpito dalla sindrome di Alzheimer: come è noto, si tratta della forma più comune di demenza, produce perdita della memoria e di altre attitudini intellettuali, la cui gravità porta a gravissime limitazioni della vita di tutti i giorni.

Nonostante Mattia fosse soltanto un bambino si è sempre dedicato alla cura del padre, preoccupandosi della sua salute ed aiutandolo nelle attività di tutti i giorni, aiutandolo a mangiare, a vestirsi e a lavarsi. All’inizio non comprendeva le ragioni per le quali suo padre non lo riconoscesse più e questo ha certamente provocato in lui sofferenza e dolore. Poi, con il passare del tempo, ha imparato a capire la malattia e a non farsi più troppe domande. Per questo gesto di amore e di cura, Mattia Piccoli è stato ricevuto al Quirinale ed ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’attestato d’onore di Alfiere della Repubblica italiana.

Questa storia ci può offrire lo spunto per molte riflessioni, in primis su quanto sia importante la famiglia nell’accudimento di persone coinvolte in situazioni in cui non si ha il controllo, ma anche per mettere alla luce che purtroppo esistono delle malattie che non hanno ancora una cura. È importante che le persone conoscano il morbo di Alzheimer poiché da questa malattia non c’è ritorno e non vi sono farmaci risolutivi, per questo è importantissima la diagnosi precoce. Quella di Mattia è una storia di sacrifici e di una famiglia, composta da due bambini piccoli e da una mamma che si fanno forza e si supportano a vicenda. Bisogna prendere esempio da questo giovanissimo “Alfiere” che invece di abbattersi o di pretendere attenzioni per sé ha avuto la maturità di mettersi in gioco sin da piccolo per aiutare quanto più possibile, senza fare i capricci e con fatica.