Dalla parte di chi è fragile. “Tutti Taxi per amore”

Iniziativa "Amici fragili" promossa a Roma con il patrocinio dell'assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute della capitale

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A sostegno della popolazione fragile. Circa 30 quintali di beni di prima necessità, coperte e indumenti vari, 79 punti di raccolta tra centri anziani bar e sedi di associazioni, 150 tassisti coinvolti. E’ il bilancio dell’iniziativa “Amici fragili” promossa dall’associazione “Tutti Taxi Per Amore“. Con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale. Dal 15 al 20 gennaio, i cittadini sono stati coinvolti. Per la raccolta di beni di prima necessità destinati alle persone senza dimora e alle famiglie a rischio povertà. I tassisti si sono mobilitati per andare a prendere gratuitamente le donazioni a casa. O per dare informazioni sui punti di raccolta aperti in varie zone.  A Roma la giornata conclusiva si è tenuta ieri dalle 9 alle 12, presso la sede dell’Assessorato delle Politiche Sociali in Viale Manzoni 18. I beni raccolti saranno ora consegnati a 13 associazioni ed enti del terzo settore che si sono resi disponibili a collaborare all’iniziativa.

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Popolazione fragile

“Un ottimo risultato – sostiene l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari -. A conferma della generosità dei romani. E che con l’arrivo del freddo ci offre un’occasione in più per aiutare le persone più fragili. E’ un’iniziativa cresciuta in questi anni. E che ha coinvolto, con entusiasmo, anche la rete dei centri anziani che ringrazio”. Presenti alla giornata conclusiva della raccolta in viale Manzoni anche gli assessori al Sociale del XII Municipio, del III e del X Fabio Bomarsi, Maria Romano e Denise Lancia. In rappresentanza dei 12 Municipi che hanno aderito e sostenuto l’iniziativa.
Dall’inizio di gennaio 2024, intanto, le famiglie in maggiore difficoltà economica non avranno più accesso al Reddito di Cittadinanza. Ma, riferisce Roma Today, beneficeranno di un nuovo contributo chiamato Assegno di inclusione. Un minimo di 480 euro al mese, per un massimo di 18 mesi, riconosciuti a chi prende parte ad un percorso formativo e di accompagnamento al lavoro. Per questo motivo è stato inaugurato uno sportello di assistenza dedicato alla questione.
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Assistenza

Nonna Roma è una delle realtà associative che da mesi si batte per l’istituzione di un reddito di cittadinanza vero. Allo scopo di ampliare e rafforzare la misura messa in cantina dal governo. In vista dell’erogazione del nuovo strumento di assistenza alle famiglie più vulnerabili, cioè l’Assegno di inclusione, è stato aperto uno sportello di assistenza dedicato a chi vorrebbe inoltrare domanda, ma non riesce a districarsi nelle maglie della burocrazia. “La scelta del governo – spiega Nonna Roma – penalizza le fasce più povere. Riducendo la platea dei beneficiari e l’importo destinato. Una scelta insufficiente e restrittiva rispetto alle vere esigenze di contrasto alla povertà. La misura è a rischio flop”. I numeri emersi fino ad oggi, infatti, sono in contrasto tra loro. Secondo la campagna “Ci vuole un reddito”, il ministero del Lavoro riferisce di 145mila domande inoltrate (si poteva fare dal 18 dicembre). L’Inps, invece, riporta il numero di 340mila domande. Mentre la ministra delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone  ha alzato l’asticella a 400mila. “Ma la platea di beneficiari dovrebbe arrivare a 900 mila in tutta Italia“, contestano coloro che chiedono il ritorno al reddito di cittadinanza.fragile

Iniziative

“In questi mesi le nostre organizzazioni – spiega Nonna Roma – si sono battute per la difesa di un reddito minimo e partecipato a tutte le iniziative che propongono strumenti analoghi o migliorativi del Reddito di Cittadinanza a difesa delle famiglie più povere. Perciò è stato promosso uno sportello dedicato alle richieste di Assegno di Inclusione che si terrà in via Palmiro Togliatti 979, nella sede dell’associazione Nonna Roma. L’Assegno di inclusione è una misura economica (minimo 480 euro) che viene corrisposta mensilmente, per un massimo di 18 mesi, a chi ha nel proprio nucleo familiare almeno un componente con disabilità o minorenne o con almeno 60 anni di età o in condizioni di svantaggio. E inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari. Ovviamente l’ISEE certificato del nucleo richiedente deve essere particolarmente basso. 9.630 euro massimo. Il beneficio è erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato. Previa sospensione di un mese. Per ulteriori 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese.