Per non abbondonare la disabilità. Tempi più rapidi per l’invalidità civile

Accordo fra Inps e Meyer per tutelare la disabilità dei minori: rilascio del certificato pediatrico ai pazienti in ospedale

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In soccorso dei bambini con disabilità. E’ stata firmata una convenzione tra l’Inps regionale della Toscana e l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze che riguarda i medici in servizio al presidio ospedaliero. E consente loro di rilasciare il “certificato specialistico pediatrico”. In favore dei minori ricoverati o in cura presso la struttura sanitaria. Semplificando in tal modo l’iter per il riconoscimento dei benefici dell’invalidità civile. Grazie alla convenzione, spiegano i promotori dell’iniziativa, “i genitori dei ricoverati non devono rivolgersi al pediatra di famiglia per il rilascio del certificato medico necessario per la domanda di prestazione all’Inps”. L’accordo è stato siglato alla direzione generale dell’ospedale pediatrico Meyer. Nella forma del protocollo di intesa tra Alberto Zanobini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e Maurizio Emanuele Pizzicaroli, direttore regionale dell’Inps Toscana.
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Supporto alla disabilità

“L’Inps e le pubbliche amministrazioni in generale, hanno il dovere di semplificare le procedure che consentono la soddisfazione dei diritti e dei bisogni dei cittadini – afferma Maurizio Emanuele Pizzicaroli -. Con questa convenzione si allevia il disagio dei genitori già provati dalla malattia dei figli ricoverati e, per tale motivo, in uno stato di particolare fragilità. Il protocollo si inserisce in una politica di vicinanza e solidarietà ai cittadini che da sempre caratterizza l’azione dell’istituto sul territorio. Con il dottor Zanobini abbiamo condiviso l’utilità sociale di questa iniziativa che, grazie alla disponibilità dei pediatri del Meyer, solleva i genitori da alcuni adempimenti burocratici per l’avvio della domanda di prestazione in favore dei minori ricoverati o in cura presso la struttura”.
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Sos minori

Sono oltre 3 milioni le persone con disabilità in Italia (dati Istat). Gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane sono quasi 300 mila (pari al 3,6% degli iscritti). “I bambini e gli adolescenti con disabilità sono uno dei gruppi più vulnerabili di minorenni. Uno dei più emarginati ed esclusi, particolarmente esposti a violenze e sfruttamento. E oggetto quotidianamente di forme di discriminazione multipla – sottolinea l’Unicef-. È difficile ottenere dati statistici affidabili rispetto al numero dei minorenni con disabilità. Secondo i dati più recenti delle Nazioni Unite, nel mondo più di un miliardo di persone convive con una forma di disabilità. Di queste, almeno 240 milioni sono minorenni“. Inoltre, negli anni si è affermato un paradigma della disabilità che non è più soltanto medico, bensì anche e soprattutto sociale. La disabilità, cioè, non si identifica soltanto con una condizione di salute, ma anche nelle barriere, ambientali e sociali, che impediscono l’inclusione.disabilità

Cantiere

Al via intanto all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, il cantiere per la realizzazione dell’Andrea Bocelli Foundation educational center Maria Manetti Shrem. Per promuovere i linguaggi dell’arte, della musica e delle nuove tecnologie, per accogliere e potenziare le esperienze educative della “Scuola in ospedale”. Nei giorni scorsi si è svolta una visita con i dirigenti della Fondazione e dell’ospedale. Laura Biancalani, direttore generale della Fondazione Bocelli e Alberto Zanobini, direttore del Meyer, promettono cinque mesi di lavori per creare gli spazi che accoglieranno i tanti bambini e bambine ospedalizzati. E i loro insegnanti. A marzo scorso si era tenuta la cerimonia della posa prima pietra della struttura alla presenza del fondatore Andrea Bocelli e di Maria Manetti Shrem. Ambasciatrice Abf e prima a credere fortemente in questo progetto sperimentale del centro educativo. In pochi mesi la Fondazione ha ottenuto i permessi utili all’esecuzione dell’opera pubblica realizzata a spese del privato. Primo esperimento all’interno di una struttura ospedaliera pubblica.
© Andrea Bocelli Foundation

Generosità

Andrea Bocelli Foundation, in particolare, coordinerà insieme a ospedale e Fondazione Meyer l’ideazione di un sistema di gestione integrata del centro e delle sue attività. Inserendo al suo interno anche le figure di atelierista di arte e di musica, ed il referente di struttura. Il progetto intende offrire le migliori condizioni educative in termini di spazi, tempi e relazioni che siano in grado di garantire flessibilità organizzativa. Capaci di accogliere molteplici dimensioni di esperienza. E offrire differenziate prospettive disciplinari nei processi di costruzione di conoscenza da 3 a 18 anni. La Fondazione realizzerà direttamente la struttura dalla progettazione, all’esecuzione, e grazie alla generosità di tanti donatori quali Maria Manetti Shrem, Chopard e Stefano Ricci.
© Andrea Bocelli Foundation

Diritti umani

La convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è il primo strumento internazionale sui diritti umani che approfondisce il tema della discriminazione sulla base della disabilità. Affermando che tutti i bambini devono poter godere di tutti i diritti enunciati dalla convenzione. Ai bambini con disabilità va dunque garantito un sostegno particolare in tal senso e un trattamento egualitario rispetto all’accesso ai servizi, in un’ottica di piena inclusione sociale. E di pari opportunità relativamente allo sviluppo delle capacità di ciascuno. “La disabilità è negli occhi della società. Non è nei nostri occhi. Con le giuste opportunità possiamo provare il nostro valore- evidenzia l’Unicef- Il nostro lavoro sulla disabilità è guidato da un approccio basato sui diritti umani, sull’equità e il raggiungimento dei gruppi di individui più vulnerabili. Su questo approccio, incentrato sul rispetto dei diritti umani e la piena inclusione di ogni bambino si basa anche la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata dalle Nazioni Unite nel 2006. Essa è dedicata ai diritti specifici delle persone con disabilità. Rafforzando ulteriormente quanto già previsto nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza“.