Brasile sfratta 1.600 famiglie dalle terre indigene in Amazzonia

Circa 2.500 indigeni di diversi gruppi etnici distribuiti in 51 villaggi vivono nelle terre occupate che stanno per essere sgomberate

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Foto di Ivars Utināns su Unsplash

Il ministero dei Popoli indigeni brasiliano ha avviato lo sgombero di circa 1.600 famiglie che occupavano illegalmente le terre indigene in Amazzonia, dove vivono circa 2.500 indigeni. 

Brasile sfratta 1.600 famiglie dalle terre indigene in Amazzonia

Il ministero dei Popoli indigeni brasiliano ha riferito di aver avviato lo sgombero di circa 1.600 famiglie identificate come occupanti illegali di territori indigeni nei comuni di São Félix do Xingu, Altamira, Anapú e Senador José Porfírio, nello Stato amazzonico di Parà. Il dicastero ha osservato in una nota che alcune di queste persone sarebbero coinvolte in attività illecite all’interno di questi territori, come l’allevamento di bestiame e l’estrazione mineraria illegali, oltre alla distruzione della vegetazione autoctona. Le autorità coinvolte nelle operazioni hanno l’ordine di eseguirle in modo pacifico e volontario, si legge nel comunicato.

Circa 2.500 indigeni dei gruppi etnici Parakanã, Mebengôkre Kayapó e Xikrim vivono nelle terre in questione, distribuiti in 51 villaggi, è stato reso noto. “La presenza di estranei nel territorio minaccia l’integrità delle popolazioni indigene e provoca altri danni come la distruzione delle foreste. Non è un caso che la terra indigena di Apyterewa sia in cima alla lista dei fenomeni di deforestazione”, aggiunge la nota.

Fonte: Ansa