Udienza, Papa: “Chi non ha pazienza non è un buon cristiano”

Papa Francesco ha incentrato la catechesi del mercoledì sul tema "Pregare e servire con gioia: Kateri Tekakwitha, prima santa nativa nordamericana"

Foto: Vatican Media

Stamane Papa Francesco, nell’udienza generale, riprendendo il ciclo di catechesi “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente”, ha incentrato la sua meditazione sul tema “Pregare e servire con gioia: Kateri Tekakwitha, prima santa nativa nordamericana”.  

Udienza, Papa: “Chi non ha pazienza non è un buon cristiano”

“L’evangelizzazione spesso inizia così: con gesti semplici, piccoli, come i genitori che aiutano i figli a imparare a parlare con Dio nella preghiera e che raccontano loro il suo amore grande e misericordioso”. Lo ha detto Papa Francesco stamani, durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI, riprendendo il ciclo di catechesi “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente” e incentrando la sua meditazione sul tema “Pregare e servire con gioia: Kateri Tekakwitha, prima santa nativa nordamericana”.
Dopo averne ripercorso la biografia, il Papa ha sottolineato come “la testimonianza del Vangelo non riguarda solo ciò che è piacevole; dobbiamo anche saper portare con pazienza, con fiducia e speranza le nostre croci quotidiane”. “La pazienza è una grande virtù cristiana – ha aggiunto parlando a braccio -. Chi non ha pazienza non è un buon cristiano”.

Il modello indicato è quello della vita di Kateri Tekakwitha, che “ci mostra che ogni sfida può essere vinta se apriamo il cuore a Gesù, che ci concede la grazia di cui abbiamo bisogno per proseguire nel cammino della vita cristiana con fedeltà e perseveranza. “Pazienza e cuore aperto a Gesù, questa è una ricetta per vivere bene”, ha aggiunto. Nella missione dei gesuiti in cui viveva vicino Montreal, il Papa ha ricordato che Kateri partecipava alla messa ogni mattina, dedicava tempo all’adorazione davanti al Santissimo Sacramento, pregava il Rosario e viveva una vita di penitenza. “Queste sue pratiche spirituali impressionavano tutti alla Missione; riconobbero in Kateri una santità che attraeva perché nasceva dal suo profondo amore per Dio”.

È proprio della santità attrarre. Dio ci chiama per attrazione. Dio attrae e lei ha sentito questa grazia dell’attrazione divina”. “Sempre la fede si esprime nel servizio”, ha aggiunto.

Soffermandosi sulla vita di Kateri, ne ha ricordato il voto di verginità perpetua pronunciato il 25 marzo 1679, solennità dell’Annunciazione. “Questa sua scelta rivela un altro aspetto dello zelo apostolico: la dedizione totale al Signore. Certo, non tutti sono chiamati a fare lo stesso voto di Kateri; tuttavia, ogni cristiano è chiamato ogni giorno a impegnarsi con cuore indiviso nella vocazione e nella missione affidatagli da Dio, servendo Lui e il prossimo in spirito di carità”.

Quindi, Francesco ha indicato la santa nordamericana come esempio: “La vita di Kateri è un’ulteriore testimonianza del fatto che lo zelo apostolico implica sia un’unione con Gesù, alimentata dalla preghiera e dai Sacramenti, sia il desiderio di diffondere la bellezza del messaggio cristiano attraverso la fedeltà alla propria vocazione particolare”. “Anche noi, dunque, traendo forza dal Signore, come ha fatto Santa Kateri Tekakwitha – ha concluso -, impariamo a compiere le azioni ordinarie in modo straordinario e così a crescere ogni giorno nella fede, nella carità e nella zelante testimonianza di Cristo. Ognuno di noi è chiamato alla santità, alla santità di tutti i giorni, alla santità della vita cristiana comune. Andiamo avanti su questa strada, il Signore non ci mancherà”.

Fonte: AgenSIR

Il Papa: “Domani parto per l’Asia, accompagnatemi con la preghiera”

Domani pomeriggio partirò per il continente asiatico per visitare i fratelli e le sorelle della Mongolia. Vi chiedo di accompagnarmi in questo viaggio con le vostre preghiere”. Lo ha detto papa Francesco nell’udienza generale, salutando nella loro lingua i pellegrini spagnoli.

“Rinnoviamo vicinanza e preghiera per martoriata Ucraina”

“Rinnoviamo la nostra vicinanza e la nostra preghiera per la cara e martoriata Ucraina, così provata da grande sofferenza”. Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale.

Fonte: Ansa