Il telegramma del Papa per la riapertura del duomo di Finale Emilia

Il duomo di Finale Emilia (chiesa dei Santi Filippo e Giacomo) è stato riaperto dopo 12 anni dal terremoto che sconvolse l’Emilia Romagna. Il Papa ha inviato un telegramma di saluto e augurio all’arcivescovo di Modena, mons. Erio Castellucci

Ricostruzione post terremoto a Ferrara. Immagine di repertorio. Foto di Arno Senoner su Unsplash

Papa Francesco ha inviato un telegramma di saluto e augurio all’arcivescovo di Modena, mons. Erio Castellucci, per la riapertura del duomo di Finale Emilia. L’edificio sacro è stato ristrutturato dopo i danni causati dal sisma dell’Emilia-Romagna nel 2012.

Papa: “Gioia per l’opera di restauro del duomo di Finale Emilia”

“In occasione della riapertura del duomo di Finale Emilia ristrutturato a seguito dei danni causati dal sisma dell’anno 2012, il Sommo Pontefice partecipa spiritualmente alla comune gioia ed esprime vivo apprezzamento a quanti hanno cooperato all’opera di restauro”. Così un telegramma a firma del card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, indirizzato all’arcivescovo di Modena, mons. Erio Castellucci, con cui Papa Francesco ha inviato un messaggio di saluto e di augurio, che è stato letto nel corso della solenne cerimonia di ieri pomeriggio a Finale Emilia.

“Nell’auspicare che la provvida circostanza susciti rinnovati propositi di comunione, di evangelizzazione e di testimonianza cristiana, Sua Santità invia a vostra eccellenza, al parroco, alla comunità parrocchiale e ai presenti tutti al sacro rito, la benedizione apostolica con un orante ricordo per il compianto mons. Ettore Rovatti che sempre ebbe a cuore il decoro degli edifici sacri”.

Modena: riaperto dopo 12 anni il duomo di Finale Emilia.

A 12 anni dal terremoto che sconvolse l’Emilia Romagna, il duomo di Finale Emilia (chiesa dei Santi Filippo e Giacomo) è stato riaperto domenica 26 maggio con una cerimonia solenne presieduta dall’arcivescovo di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci.

Prima della riapertura ufficiale del duomo restituito alla comunità, sul sagrato della chiesa si sono ascoltati alcuni interventi e messaggi di saluto. Hanno preso la parola, nell’ordine, mons. Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la ricostruzione sisma 2012, Maria Grazia Gattari della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Claudio Poletti, sindaco di Finale Emilia.

L’arcivescovo Castellucci: “In queste pietre la vita di tutti”

Con il pastorale, poi, l’arcivescovo Castellucci ha bussato simbolicamente alle porte della chiesa che sono state definitivamente riaperte. Da quel momento il duomo di Finale Emilia è ‘rinato’, restituito al culto.

Nella sua omelia, mons. Castellucci ha sottolineato il valore di questa riapertura: “Queste pietre non sono semplicemente pietre: sono intrise della storia di ciascun finalese, e non solo dei parrocchiani del presente ma anche di quelli di tante generazioni passate. Non sono pietre uguali alle altre: sono pietre nelle quali è scritta la vita di ciascuno. Credo che il crollo di questa chiesa abbia rappresentato per molti una ferita profonda, una ferita che richiedeva di essere rimarginata, come risanata”.

Nella solenne cerimonia si è celebrato anche il rito di dedicazione dell’altare nei suoi diversi momenti, unzione, incensazione e illuminazione dell’altare e della chiesa. Al termine della messa, quindi il parroco di Finale Emilia, don Daniele Bernabei, ha tenuto un discorso di ringraziamento rivolto a tutti i fedeli e in particolare a quanti, durante questi anni, hanno lavorato per consentire la rinascita del duomo finalese. E i bambini della scuola materna Sacro Cuore hanno donato al parroco un grande disegno, in cui ciascuno ha raffigurato se stesso e la propria famiglia all’interno del duomo.

Fonte: AgenSIR