Roma, Giornata diocesana del gioco. Il valore etico dello sport

Al Villaggio per la Terra il Vicariato di Roma ha favorito la cooperazione tra Csi, Us Acli, Azione cattolica, iCor e 35 federazioni sportive. "È un esempio di Chiesa in uscita, un modo per abitare uno spazio caro ai giovani", osserva don Alfredo Tedesco

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La Giornata diocesana del gioco e dello sport. Si è svolta ieri al Galoppatoio di Villa Borghese la manifestazione organizzata dal Vicariato di Roma nell’ambito del Villaggio per la Terra. Coinvolti il Csi, l’Us Acli, l’Azione cattolica, il Cor e 35 federazioni sportive. Don Francesco Indelicato dirige l’ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport. “La presenza nell’ambito delle attività per la Giornata della terra è per noi importante“, spiega il sacerdote. Sia perché si tratta di una “preziosa occasione” di interazione tra le diverse realtà sportive e oratoriali della diocesi capitolina. Sia perché è un modo di conoscere e farsi conoscere da famiglie e ragazzi che diversamente sarebbe più difficile intercettare. Sottolinea don Idelicato: “I temi dell’ambiente sono molto cari alla nostra Chiesa e in particolare al Papa. Francesco, oltre ad aver pubblicato nel 2015 la Laudato si’, l’enciclica sociale sulla cura della casa comune, ha partecipato proprio a questa manifestazione nel 2016. Per cui siamo felici di poter dare il nostro contributo il 22 aprile con la Giornata diocesana del gioco e dello sport”.sport

Giovani e sport

Sport, musica e condivisione, dunque, nell’edizione 2023 della Giornata diocesana del gioco e dello sport. La rassegna è organizzata da due Uffici della diocesi di Roma, quello per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport e quello per la pastorale giovanile. Con la collaborazione di tante realtà associative impegnate con i ragazzi. Dal Csi all’Us Acli, dall’Azione cattolica al Cor. Tutti uniti per passare una giornata indimenticabile di musica e sport insieme a oltre 35 Federazioni sportive. Un’opportunità per provare a praticare diversi sport. Arrampicata sportiva, badminton, basket, canottaggio, pallavolo, judo, tennis. Spazio anche alla musica. Sono saliti sul palco, infatti, i “Korban” e i “C.A.P. 148”. SI tratta di due band musicali composte da ragazzi e ragazze provenienti da diverse parrocchie romane. Presentatori dell’evento Matteo Maio e Tommaso Arpino, dell’équipe diocesana di pastorale giovanile. Micro spettacoli in forma di sketch si sono alternati all’esecuzione di brani musicali editi e inediti. “È un esempio di Chiesa in uscita, un modo per abitare uno spazio caro ai giovani“, osserva il direttore dell’Ufficio per la pastorale giovanile don Alfredo Tedesco.