A Milano russi e ucraini pregano insieme in Duomo per la pace. Sos 6,5 milioni di sfollati interni
Nuova ondata di rifugiati a causa della mancanza di elettricità e riscaldamento. Iniziativa ecumenica della diocesi ambrosiana per lo stop al conflitto
In Ucraina sono 6,5 milioni gli sfollati interni. Nuova ondata a causa della mancanza di elettricità e riscaldamento. “Ancora una volta stiamo assistendo a una nuova ondata di sfollati interni. Questa ondata è causata, appunto, dall’abbassamento delle temperature. E dalle limitate possibilità di fornitura elettrica o di riscaldamento nelle case della nostra gente. Oggi, secondo i dati ufficiali, in Ucraina sono registrati 6,5 milioni di sfollati interni“. Lo afferma in un videomessaggio il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina e arcivescovo maggiore di Kiev, monsignor SviatoslavShevchuk. “Noi facciamo di tutto per accoglierli, apriamo loro i nostri cuori, le nostre case, li riscaldiamo, li nutriamo. Facciamo di tutto per servire le persone che si sono trovate nella situazione difficiledurante la guerra“, aggiunge il presule.
Per la pace ecumenica
Ponte spirituale per la pace tra Milano e l’Ucraina. Tutte le 19 confessioni cristiane presenti nella diocesi di Milano – compresi il patriarcato di Mosca e la chiesa greco cattolica ucraina – saranno coinvolte nella preghiera con l’arcivescovo monsignor Mario Delpini in programma oggi in Duomo. Ad unire i cristiani della diocesi ambrosiana sarà anche il vicario generale dell’Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia, padre Teodosio Roman Hren. L’iniziativa prende spunto dalla memoria dello sterminio per fame del popolo ucraino tra il 1932 e il 1933 (noto come “Holodomor”) pianificato dal regime stalinista, che causò milioni di morti.
Cristiani insieme
Una celebrazione simile si era già stata tenuta nel 2017, nella ricorrenza dell’85mo anniversario dell’Holodomor. Con il coinvolgimento della sola comunità ucraina. Ora, in collaborazione con il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano che raccoglie le 19 confessioni, è stato deciso di coinvolgere tutti i fedeli. Prima del momento di raccoglimento in Duomo, si terrà nella basilica di Santo Stefano una liturgia per la quale la diocesi attende tra i 1.500 e i 2 mila cristiani greco-cattolici. Poi, in processione, il trasferimento nella cattedrale per la preghiera in più lingue. Al termine tutti i rappresentanti delle Chiese benediranno l’assemblea dall’altare maggiore così come accade ogni anno il primo gennaio.
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