Papa: “La pace in Ucraina è possibile. Siamo disponibili a mediare tra le parti”

Papa Francesco, alla vigilia della sua visita ad Asti, conferma la disponibilità del Vaticano a "per porre fine al conflitto in Ucraina"

Chiesa
Foto: Vatican News

Papa Francesco, alla vigilia della sua visita ad Asti, conferma la disponibilità del Vaticano a “fare tutto il possibile per mediare e porre fine al conflitto in Ucraina”. “La pace in Ucraina “è possibile”, assicura il Pontefice.

Papa: “Lavoriamo per un cessate il fuoco ‘vero'”

Papa Francesco conferma la disponibilità del Vaticano a fare da mediatore fra Russia e Ucraina per arrivare a una pace, che “è possibile”. In un’intervista a La Stampa alla vigilia della sua visita ad Asti dice no a “una tregua che magari serva solo per riarmarsi” e invita tutti a impegnarsi “per smilitarizzare i cuori. Dobbiamo essere tutti pacifisti”. Il Pontefice sottolinea a questo proposito che la Segreteria di Stato del Vaticano “lavora e lavora bene e sta valutando qualsiasi ipotesi e dando valore a ogni spiraglio che possa portare verso un cessate il fuoco vero, e dei negoziati veri”.

Donetsk 08/06/2022 – guerra in Ucraina / foto Imago/Image. Nella foto: missile ONLY ITALY

Nel frattempo, “siamo impegnati nel sostegno umanitario al popolo della martoriata Ucraina, che porto nel cuore insieme alle sue sofferenze – spiega – E poi cerchiamo di sviluppare una rete di rapporti che favorisca un avvicinamento tra le parti, per trovare delle soluzioni. Inoltre, la Santa Sede fa quello che deve per aiutare i prigionieri”.

Nei prossimi giorni il Pontefice incontrerà la premier Giorgia Meloni: “Non voglio interferire nelle questioni politiche specifiche italiane. C’è un governo legittimo, votato dal popolo, è all’inizio del suo percorso, e auguro il meglio a chi lo guida e ai suoi collaboratori, e anche all’opposizione affinché sia collaborativa, perché il governo è di tutti, e ha come compito e obiettivo il bene comune, e come unico orizzonte a cui puntare un futuro migliore per l’Italia”. Il Papa chiede comunque ai governanti di ogni Paese, “di non dimenticare gli ultimi”.

Fonte: Ansa