Ecco come la pandemia e la guerra in Ucraina cambiano il disagio sociale

Le tre strutture francescane ucraine ogni giorno distribuiscono pasti, beni di prima necessità e medicine. Oltre a offrire assistenza agli anziani e a chi è rimasto nelle città devastate dalla guerra

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In Italia il disagio sociale è spesso invisibile. A confermare la sfuggente conformazione della povertà è il rapporto della Caritas sull’esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”. Non esiste una sola povertà. Ce ne sono tante. Acuite dai disastrosi effetti della pandemia, ancora in corso. E dalle ripercussioni della vicina guerra in Ucraina. Tra gli “anelli deboli”, i giovani, colpiti da molte forme di povertà. E cioè la povertà ereditaria, che si trasmette “di padre in figlio”. Per cui occorrono almeno cinque generazioni a una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito. disagio

Forme diverse di povertà

A rallentare il progresso sociale è la povertà educativa. Tanto che solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore riesce a ottenere un diploma universitario. Nell’ultimo anno 2.800 Centri di Ascolto Caritas hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi. Per circa 15 milioni di euro. Con un aumento del 7,7% delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente. Anche nel 2022 i dati raccolti fino a oggi confermano questa tendenza. Non si tratta sempre di nuovi poveri. Ma anche persone che oscillano tra dentro e fuori lo stato di bisogno. Tra questi coloro che, pur lavorando, sono poveri. I “working poor” oggi sono pari al 13% degli occupati. Il 23,6% di quanti si rivolgono ai Centri di Ascolto sono lavoratori poveri.disagio

Disagio globale

Sos disagio globale, quindi. E così il progetto solidale Operazione Pane sostiene cinque strutture francescane nel mondo. Una ad Aleppo, in Siria che distribuisce oltre mille pasti al giorno. Aiutando così 3 mila famiglie (inclusi 7 mila bambini). Tre in Ucraina a Konotop, Odessa e Kiev. Una a Braila, in Romania. Questi ultimi centri sono entrati nella rete solidale di Operazione Pane nell’ultimo anno. A seguito alla guerra in Ucraina. Le tre strutture francescane ucraine ogni giorno distribuiscono pasti, beni di prima necessità e medicine. Oltre a offrire assistenza agli anziani. E a chi è rimasto nelle città devastate dalla guerra. Le suore del convento di Braila, poi, supportano le mamme e i bambini che attraversano il confine dell’Ucraina. Non solo con aiuti primari. Ma con un sostegno concreto per integrarsi e inserirsi nel mondo del lavoro. A partire dall’insegnamento della lingua rumena.

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Odessa 16/03/2022 – guerra in Ucraina / foto Imago/Image nella foto: profughi ONLY ITALY

Mappa del disagio

Cambia la mappa del disagio sociale in Italia. La povertà travolge le famiglie: +79% richieste di aiuto. In costante aumento i nuclei familiari che ricorrono al sostegno della rete di mense francescane di Operazione Pane. Una condizione di difficoltà aggravata dalla pandemia. E dai contraccolpi econimici della guerra in Ucraina. Spiega fra Giampaolo Cavalli: “La situazione di grave sofferenza economica colpisce tutti i bisogni primari. Riceviamo empre più richieste di aiuto per sostenere il costo della vita”. A dimostrarlo sono i risultati dell’analisi condotta dall’Antoniano.

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Opera San Francesco per i Poveri di Milano

Povertà in aumento

Dunque aumentano del 79%, rispetto al 2019, le famiglie costrette a rivolgersi alle mense francescane per sopravvivere. E la tendenza è in peggioramento. Nel 2021 +8% rispetto al 2020. Nel 2022 +18% rispetto al 2021. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Antoniano sulle 18 strutture francescane della rete “Operazione Pane”. Distribuite sul territorio nazionale. Nel 2022 sono già 1.400 le famiglie che si sono rivolte alle mense francescane della rete. 778 nel 2019. 1.210 nel 2020. 1.309 nel 2021. Un dato allarmante. In linea con l’ultimo Rapporto Istat Italia 2021. Secondo cui lo scorso anno versavano in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale). E circa 5,6 milioni di individui (9,4%).disagio

Costo della vita

La condizione di chi già viveva nel disagio si è ulteriormente deteriorata. A causa dell’emergenza sanitaria. E ora anche degli effetti della crisi economica legati alla situazione internazionale. “Tutto ciò ha messo in difficoltà tante famiglie penalizzate dalla perdita del lavoro. E dall’aumento del costo della vita- osservavo all’Antoniano-. Nel 2022 sono già quasi 10 mila le persone sostenute dalle strutture francescane di Operazione Pane. Tra queste oltre 800 mamme e 700 papà. Per un totale di circa 1.400 nuclei familiari. E oltre 1.500 bambini”. Ma non sono solo le famiglie a chiedere aiuto. Nel 2022 sono quasi 7.000 i singoli che si sono rivolti alle mense di Operazione Pane. Registrando un incremento del 10% rispetto alle 6.300 persone che hanno chiesto aiuto nel 2021.disagio

Pasto caldo

“Dal 2019 ad oggi abbiamo visto aumentare anno dopo anno le famiglie che si rivolgono alle mense di Operazione Pane. Per un pasto caldo. Oppure per un supporto nelle spese quotidiane– sottolinea il direttore dell’Antoniano fra Giampaolo Cavalli -. La situazione è già grave. E la crisi economica che stiamo vivendo non può che esacerbare il problema. Abbiamo già riscontrato un aumento delle richieste di aiuto per sostenere il costo della vita. Le persone che si rivolgono alle strutture della rete di Operazione Pane non chiedono più solo sostegno alimentare. Ma anche un aiuto di tipo economico. Per pagare le bollette e l’affitto. O comprare i libri di scuola per i bambini“. Per garantire un pasto caldo e un aiuto concreto alle migliaia di famiglie e persone sole che vivono nel disagio. Perciò l’Antoniano ha lanciato una campagna sms solidale attiva fino al 9 dicembre. Per offrire un contributo basta inviare un sms. O fare una telefonata da rete fissa al numero solidale 45588. “Sulla scia della sesta Giornata Mondiale dei Poveri– aggiunge fra Giampaolo Cavalli– facciamo nostre le parole di Papa Francesco. Quindi ci impegnamo, come comunità, affinché a nessuno manchi il necessario. Tendiamo la mano” al prossimo. Riflettiamo sul nostro stile di vita. E sulle tante povertà del presente“.disagio

Accooglienza

L’iniziativa solidale è il cuore pulsante dello “Zecchino d’Oro”. E ha nel Coro dell’Antoniano il suo primo portavoce. Lo Zecchino d’Oro nasce, infatti, per diffondere i valori di pace, fraternità e speranza. Attraverso la musica e il canto dei bambini. Ed è da sempre legato al sostegno di questa iniziativa solidale. In favore delle persone accolte dalle realtà francescane. Le realtà francescane italiane della rete “Operazione Pane” si trovano a Palermo, Catanzaro, La Spezia. Bordighera, Torino, Verona, Bologna, Pavia, Monza, Milano. Lonigo, Voghera, Baccanello, Roma (due realtà francescane). Bari, Castellamare di Stabia, Parma. Nel 2022, le diciotto mense hanno già distribuito complessivamente quasi 39 mila pasti al mese. Con un incremento del 6% rispetto ai 36.700 circa del 2021.