Mozambico, missione delle suore Scalabriniane a Cabo Delgado

Scalabriniane: "La Giornata Missionaria ci riporta alle nostre comunità sparse nel mondo e alla nuova missione di Cabo Delgado"

Sudan

La missione delle Scalabriniane nella diocesi di Pemba, a Cabo Delgado, in Mozambico. Sono passati 125 anni dalla fondazione della Congregazione delle Suore Missionarie Scalabriniane. Il 9 novembre, riferisce Fides si aprirà l’Anno Scalabriniano. Nel 25° anniversario della beatificazione del fondatore, il missionario Giovanni Battista Scalabrini. Testimone esemplare di vita cristiana. E padre dei migranti.Mozambico

Sos Mozambico

“Per noi questo mese missionario ha un valore profondo– spiega all’agenzia missionaria vaticana suor Marines Biasibetti-. Ci riporta alle nostre comunità in giro per il mondo. E alla nostra nuova missione. Quella nella diocesi di Pemba, a Cabo Delgado, in Mozambico. Qui abbiamo deciso di puntare molte nostre risorse. Per aiutare i migranti vittime di violenze”. Suor Marines Biasibetti è una delle missionarie che si trova sul posto. Aggiunge: “Siamo sostenute dal carisma scalabriniano. E motivate dall’esempio del nostro fondatore. Abbiamo accolto l’invito della Chiesa. E l’appello dei migranti ad aprire questa nuova presenza missionaria. Partecipiamo alle attività del Giubileo. Per i 125 anni di fondazione della nostra congregazione”.Mozambico

Giornata Missionaria

Prosegue suor Marines Biasibetti: “Le esigenze a Cabo Delgado sono tantissime. Si vive nella povertà più assoluta. Con esigenze primarie a cui rispondere. Cibo. Acqua. Salute. Un nostro gruppo è a Chiure. A 155 chilometri dalla capitale della regione, Pemba. La parrocchia di Santa Isabella è la nostra casa. È un distretto molto povero. Con molte necessità. Vogliamo realizzare alcune attività di auto-sostenibilità per aiutare i migranti. Ci chiedono di rispondere a necessità basilari. E di tornare nei territori d’origine”. La Giornata Missionaria per le Suore Scalabriniane ha il sapore di questa terra. Che guarda all’Oceano Indiano. Dove in migliaia fuggono verso la Tanzania.