Sandra Sabattini è beata: “Un modello di amore e di condivisione”

La giovane riccionese della Comunità Papa Giovanni XXIII, deceduta a soli 22 anni, è proclamata beata. Una vita dedicata agli altri, in comunione con Cristo

Sandra Sabattini beata

“Uno dei suoi sogni era di essere medico missionario in Africa”. Il cardinal Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, presiede a Rimini la messa che eleva Sandra Sabattini alla beatificazione. E queste parole, pronunciate poco prima della dichiarazione ufficiale in lingua latina del porporato, racchiudono al meglio lo spirito della giovane, deceduta a soli 22 anni in un incidente d’auto. Sì, perché la generosità ha sempre contraddistinto la vita di Sandra Sabattini. Una vita breve ma intensa, vissuta all’insegna della gioia e di una ricchezza spirituale che la porta spontaneamente accanto agli ultimi, ai poveri, agli emarginati. Una vocazione sbocciata nella fede cristiana della sua famiglia e maturata grazie all’incontro con don Oreste Benzi e la Comunità Papa Giovanni XXIII.

Sandra Sabattini, una vita in comunione con Cristo

Fu proprio don Oreste a ricordare, nell’omelia che accompagnò il funerale della giovane, nel 1984, a condensare in poche parole l’animo umile ma prodigo di amore di Sandra Sabattini: “Sandra ha compiuto ciò per cui Dio l’aveva mandata. Il mondo non è diviso in buoni e cattivi, ma in chi ama e chi non ama. E Sandra, noi lo sappiamo, ha amato molto”. Tanto da cambiare la vita di qualcuno anche dopo la sua scomparsa. Qualcosa che è possibile a chi è santo.